Conoscete il mindful eating?

Più informazioni su

    Conoscete il mindful eating?Sabato 22 gennaio 2022 si è spento il monaco buddhista Thich Nhat Hanh, tra i più popolari maestri zen del mondo, figura centrale nel messaggio buddhista della consapevolezza in Occidente, anche grazie ai rapporti con Martin Luther King. E esperto di mindfulness, corrente che ormai ha preso piede in modo stabile e approfondito anche in Italia. Ma di cosa si tratta esattamente? E sapevate che esiste anche il mindful eating?

    La pratica della mindfulness ha come scopo la consapevolezza di sé e del momento presente – il qui e ora. Per arrivare a questa consapevolezza, che deve essere non giudicante, ma osservante, si utilizzano diversi metodi di meditazione e di respirazione, che permettono di arrivare a uno stato in cui la testa è libera, e riesce a essere concentrata sul presente, e su nient’altro. Capiamo bene che la consapevolezza di sé può riguardare moltissimi ambiti. Si può lavorare stando nel momento, si può ridurre lo stress, si può affrontare situazioni complesse o anche molto dolorose, come il parto, si possono instaurare o modificare relazioni, come quella genitoriale, o di coppia, e certamente si può imparare a mangiare.

    Il mindful eating affronta il tema del nutrirsi sempre partendo dalla consapevolezza e dall’ascolto di sé. L’obiettivo è sviluppare una relazione positiva e benefica con il cibo, in cui il valore non è dato da una dieta ma dal momento di gioia in cui si mangia, e soprattutto dall’arrivare a capire i sensi di sazietà e di fame, per mangiare solo quanto il corpo ha davvero bisogno. Fame, sazietà, ma anche pensieri ed emozioni collegate al cibo, in modo non giudicante, come sostenuto dalla mindfulness. Si tratta di arrivare a comprendere come un certo alimento, e poi più in generale come l’alimentazione, ci fa sentire, ed è utile a tutti ma in particolare a chi è sempre in lotta con l’ultima dieta, e a chi con il cibo ha un rapporto travagliato. Permette di arrivare a spezzare i comportamenti di binge-eating e di fame nervosa, perché sviluppa la padronanza e la consapevolezza di sé, ma anche di comprendere cosa vuole dirci il nostro corpo.

    Al giorno d’oggi, sempre più spesso anche i professionisti della nutrizione, come dietisti e nutrizionisti, affrontano con i propri pazienti un percorso di consapevolezza alimentare e non più la classica dieta. Alimenti proibiti, quantità pesate, orari in cui mangiare sono concetti che nella maggior parte dei casi si rivelano restrittivi, poco sani, oppure che vanno bene per un breve periodo di tempo ma che non aiutano il benessere del paziente sul lungo periodo, per tutta la vita. Quello della mindful eating è un percorso graduale, che affronta in maniera profonda le emozioni vissute con il cibo. Un percorso che ha come obiettivo l’accettazione e la fiducia nel proprio corpo, per un benessere fisico e mentale.

    Più informazioni su

      Commenti

      Translate »