Copia dell’ Ercole Farnese nella piazza principale di Argos in Grecia
Nella centralissima piazza San Pietro ad Argos, in Grecia, è stata inaugurata la colossale copia dell’Ercole Farnese, Ercole come uno dei più importanti eroi greci, ma anche come momento di attrazione turistica e preannuncio del futuro museo che verrà e soprattutto un guardare al passato per prepararci al futuro.
Ercole, uno degli eroi più famosi dell’antichità greco – romana era figlio di Zeus e Alcmene, nipote di Perseo. Nella raffigurazione del Ercole Farnese, che si trova al Museo Archeologico di Napoli, Ercole e’ stanco dall’undicesima fatica, quella al giardino delle Esperidi.
L’Ercole della collezione “Farnese”, come è noto ai più, è una copia del periodo romano dello scultore Glykon dall’originale statua bronzea di Lisippo o della bottega di Lisippo, che fu realizzata nel IV sec. a.C. La copia con la firma dello scultore ateniese Glykon è incisa sulla copia del Museo Archeologico di Napoli. La statua è alta 3,17 m e fu ritrovata alle Terme di Caracalla a Roma intorno al 1546 e mancando di alcuni frammenti anatomici fu restaurata da Guglielmo Della Porta, uno degli allievi di Michelangelo. Tuttavia, quando l’intera collezione Farnese giunse a Napoli alla fine del Settecento, questi elementi di restauro furono rimossi e sostituiti con i frammenti originari nel frattempo rinvenuti. Entrato nella collezione del cardinale Alessandro Farnese, Ercole rimase a lungo esposto a Roma nell’omonima sala di Palazzo Farnese, che all’epoca ospitava la maggior parte delle sculture antiche restaurate. Nel 1787 fu ereditata, insieme al resto della collezione, da Carlo di Borbone, figlio di Elisabetta Farnese, e tutte le statue furono trasportate a Napoli e collocate nel Palazzo di Capodimonte prima di essere trasferite all’allora Regio Museo Archeologico di Napoli.
Lisippo, ma anche Glykon presentano l’ Ercole in una posizione con una sensazione di stanchezza dopo la prova dell’undicesima impresa in cui l’eroe tiene in mano dietro la schiena le mele delle Esperidi. Ercole è raffigurato esausto, appoggiato alla sua clava, dopo aver compiuto la sua undicesima impresa e aver sopportato le prove della vita. Questo è un caso speciale di raffigurazione di un eroe, con una caratteristica mortale, come la fatica, che viene cancellata nelle sue caratteristiche. Lo stile e la postura sorprendenti del corpo creano questa resa morfologica speciale e unica del corpo umano, la cosiddetta postura opposta o incrociata, che è la postura del corpo nella scultura. Fu attribuito per la prima volta alla metà del V secolo a.C. dagli scultori greci dello stile severo, nella disposizione scultorea prominente del corpo secondo cui la forma umana è posizionata in modo che il peso cada su una gamba liberando l’altra che è piegata al ginocchio, questa “forza calma” che diventa simbolo nell’arte greca.
Copie romane di questo tipo esistono in tutto il Mediterraneo. Ad Argo, quando tra pochi anni verrà inaugurato il Nuovo Museo Archeologico della città, il visitatore potrà ammirare Ercole “Farnese” che proviene dalle Terme di Argos all’interno del museo e la stessa tipologia di statua nella piazza del paese. Inoltre, nella nostra vicina Turchia, nella città di Antalya, lo stesso tipo di statua di Ercole esiste all’interno del Museo Archeologico e in una delle piazze centrali della città. Tutti questi interventi hanno portato ad Antalya un aumento dei visitatori del suo Museo Archeologico da 45.000 a 315.000 visitatori dal 2010 al 2011. Si spera che qualcosa di simile potrebbe accadere ad Argo nei prossimi anni. Almeno il Sindaco onorevole Dimitrios Kamposos spera in un flusso turistico nei prossimi anni. In questa direzione saranno anche altri programmi che riguardano l’archeologia e la storia-patria in una delle città piu antiche in continente Europeo.
Foto 1: La statua moderna di Ercole “Farnese” nella Piazza San Pietro ad Argos
Foto 2: La statua di Ercole “Farnese” nel Museo archeologico del MANN