Positano si prepara alla Bolkestein, forte il rischio dell’arrivo di capitali esterni
Positano è sicuramente uno dei posti più ambiti della Campania, anzi d’ Italia, per quanto riguarda le spiagge che verranno messe all’asta a causa della Bolkestein. Che cosa potrebbe succedere nella perla della costiera amalfitana? Ci sono diversi scenari che si potrebbero creare. Tra l’altro nella Bolkestein è previsto anche un possibile frazionamento per permettere a più imprenditori di entrare nel mercato. Quindi c’è anche la possibilità che alcuni stabilimenti balneari, come ad esempio L’Incanto – che già era un raggruppamento di vari operatori – possa essere frazionato come era in passato al fine di consentire a più persone di partecipare ai vari appalti.
Non si tratta solo degli stabilimenti balneari ma anche delle altre concessioni marittime, tipo quelle per le società di navigazioni, e le strutture tra le quali le preziose biglietterie. Ci sarà quindi una gara per riuscire ad accaparrarsi questi beni e non sarà facile evitare che possano entrare capitali dall’esterno.
Alcuni comuni, come ad esempio Sorrento, stanno cercando di organizzarsi con la Prefettura di Napoli per evitare che all’interno del paese possano arrivare capitali poco chiari, ma questo in generale. Anche in Costa d’ Amalfi, magari fra tutti i comuni , si potrebbe fare qualcosa del genere.
Il problema da tenere in considerazione per quanto riguarda la Bolkestein è anche quello di valorizzare le opere effettuate. Ovviamente c’è anche un problema di carattere urbanistico che va ad interessare gli investimenti fatti e, ad esempio, se tutto sia stato dichiarato o meno. Tutto questo farà parte di una complessa serie di valutazioni che metteranno in gioco molti fattori. E’ pur vero che per quest’anno e per il 2023 non ci sarà nulla, ma il 2024 non è poi tanto lontano. Questo comporta una sorta di stand by delle attività e degli investimenti considerata l’incertezza del futuro.
Anche molte “guerre” fra operatori si sono fermate perché è inutile rivaleggiare per delle concessioni che fra un paio d’anni potrebbero essere nuovamente messe all’asta. Sarebbe il caso di fare fronte comune, ma vi è anche chi pare intenzionato a gareggiare per le concessioni di altri. Importante è , secondo noi, evitare che arrivano capitali di poco chiara e dubbia provenienza, come sembra vi sia l’allarme nato da più parti , inoltre è anche opportuno tutelare quelle che sono le imprese familiari e il territorio, nel rispetto delle normative, ma non è chiaro come si possa fare. In primis tutelando i diritti dei cittadini locali in particolare all’accesso pubblico alla spiaggia e agevolato, contemperando le esigenze imprenditoriali.
Insomma, in questo momento vi è un clima di grande confusione ed incertezza su quello che riserverà il prossimo futuro. Un futuro non troppo lontano visto che si parla del 2024, cioè dopodomani in termini imprenditoriali.