Sorrento, Vico Rota: il parcheggio non si poteva fare e l’area dovrà tornare come primag giusta acquisizione da parte del Comune

Sorrento, Vico Rota: il parcheggio non si poteva fare e l’area dovrà tornare come prima, giusta acquisizione da parte del Comune. A darne la notizia è stato direttamente Claudio d’Esposito, Presidente del WWF Terre del Tirreno.
«Oggi col WWF abbiamo portato a casa l’ennesimo successo a difesa del nostro territorio – ha annunciato -. Il TAR è stato chiaro: il parcheggio di Vico III Rota a Sorrento non solo non si poteva fare, ma quell’area deve tornare a come era prima ed è giusta l’acquisizione da parte del Comune.
“Ne deriva che gli sbancamenti di terra, lo sterro dell’impianto vegetale del fondo e quant’altro posto in essere in via prodromica all’edificazione, rimasti ormai privi di finalizzazione, devono essere eliminati e tutta l’area dev’essere ricondotta all’originario stato dei luoghi”.
Questo è uno dei passaggi più emblematici della sentenza, non serve aggiungere altro.
È un enorme successo che ha radici profonde e lontane. Il successo di chi, nonostante tutto non si arrende e crede nei suoi sogni!»
«Dodici anni fa – continua d’Esposito – in una fredda e soleggiata giornata, il caro amico avvocato Giò Antonetti ed io, ci presentammo direttamente nell’ufficio del Capo della Procura di Torre Annunziata ad ora di pranzo. Intercettammo il Procuratore nelle scale del Tribunale che scendeva dal quarto piano, con le mani nelle tasche del cappotto ed un cappello di lana.
“Dott. Marmo dobbiamo parlarle”
“E proprio mo volete parlare… sto andando a mangiare qualcosa”
“Siamo venuti apposta!”
“Vabbè, vediamoci nel mio studio tra un’ora”.
Nemmeno il tempo di entrare nel tribunale e in pochi minuti già avevamo un appuntamento!
Ne approfittammo anche noi per prendere un caffè. Al bar nei pressi del benzinaio ci sedemmo ad un tavolo e mentre parlavamo con entusiasmo ci accorgemmo di esserci seduti proprio di fronte al tavolo dove il procuratore stava mangiando! Avrà pensato che lo stessimo seguendo, ridemmo tra noi.
Temporeggiammo prima di alzarci dal tavolo per il timore di arrivare troppo in anticipo rispetto a lui nel suo ufficio! Dopo un po’ ci fiondammo al quarto piano. Conoscevo bene la strada. Entrammo timidamente nella stanza chiedendo permesso senza farci annunciare. Ma dietro la scrivania la sedia era vuota! Una voce alle nostre spalle attirò subito la nostra attenzione:
“D’Esposito, pure al Tenente Colonnello Alberto Catone della Guardia di Finanza Navale l’avete mandato?”
Il procuratore era seduto a fianco di una libreria piena di fascicoli, intento a leggere l’esposto inviato dal WWF con in intestazione decine di destinatari. In pochi minuti, che durarono più del previsto cercammo di spiegare tutto e anche di più. Uscimmo dal suo studio dopo più di un’ora.
Da lì ci dirigemmo al Commissariato di Polizia di Sorrento».
«Un grazie di cuore all’avvocato Anna Iaccarino che ha segnato questo “goal” finale… un grazie di cuore al pool di avvocati che da oltre un decennio ci segue in modo del tutto volontario e gratuito!
Ci sono voluti dodici lunghi e faticosi anni per far valere le nostre giuste ragioni, ma la strada ormai è tracciata e la vicenda, ne sono convinto, servirà da monito ad arginare la miope distruzione di altri giardini!», ha concluso.