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Superbonus 110 %, dopo le proteste, dal Governo la promessa per il cambio delle regole.

9 febbraio 2022 | 10:21
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Superbonus 110 %, dopo le proteste, dal Governo la promessa per il cambio delle regole.

L’allarme di tecnici e costruttori sulla paralisi del settore dell’edilizia finalmente recepito . L’intenzione è quella di togliere i  limiti alle cessioni di crediti maturati dalle aziende costruttrici con i bonus, oggi ridotte a un unico passaggio di mano.

Provenienti da tutta Italia, ieri a Roma, circa 300 tra imprese dell’edilizia, fornitori e tecnici per protestare contro il Decreto Sostegni-ter, e più precisamente l’articolo 28 che blocca ad una sola cessione il credito d’imposta ottenuta dalle imprese con i bonus edilizia, a partire dal Superbonus 110%. Un provvedimento che in effetti riduce la possibilità di cedere i crediti maturati nei confronti dello Stato, che secondo l’Esecutivo doveva avere come obbiettivo quello di evitare le truffe che al momento  si aggirerebbero intorno ai 4 miliardi di euro.  Un meccanismo che però ,secondo Confartigianato, ha bloccato completamente migliaia di interventi, rischiando di far fallire le imprese oneste e di danneggiare migliaia di famiglie. La protesta era incentrata nel far evidenziare  che senza cedere il credito d’imposta maturato con i lavori svolti con il Superbonus, e non solo, le imprese dell’edilizia rischiano di fallire, bruciando migliaia di posti di lavoro che sono stati creati proprio grazie a questa misura. Si chiede pertanto al Governo Draghi di intervenire  rapidamente  e risolvere tale problematica, in quanto l’attuale situazione creatasi all’indomani del varo del decreto è ormai insostenibile e rischia di bloccare quanto di buono è stato fatto con i bonus edilizia. Le proteste degli imprenditori  sono incentrate sulla ormai indisponibilità di fondi  e pertanto il blocco delle imprese nonché un assurdo cambio delle regole in corso d’opera.  Alla manifestazione promossa da un gruppo di imprese sotto il cappello Class Action Nazionale dell’Edilizia, ha partecipato l’ex ministro Riccardo Fraccaro (M5S), padrino del Superbonus che ha dichiarato “Serve un decreto urgente perché le banche possano continuare ad acquisire crediti delle imprese ,altrimenti le imprese oneste che lavorano in regola non avranno liquidità per pagare operai e fornitori”.  Intanto, sull’argomento, una delegazione di imprese dell’edilizia accompagnate proprio da  Riccardo Fraccaro e gli onorevoli Alessio Villarosa  e Maurizio Gasparri avevano  chiesto un incontro al ministro dell’economia Franco in via XX Settembre che però non li ha ricevuti. Sull’argomento era intervenuto anche il Ministro delle Politiche Agricole, Patuanelli (M5S), con la promessa di portare tale rimostranze subito nel CdM invitando  il Governo a prendere immediatamente atto di tale criticità, mediante un decreto correttivo e con un prolungamento della misura del Superbonus 110% per le monofamiliari, visti  i due mesi di stop subiti.

Dopo le proteste di ieri e constatato che da  più parti si spinge affinché  non si perda più tempo e si apportino le dovute correzioni, in quanto l’attuale situazione come evidenziato da centinaia di imprenditori edili stanno  provocando una frenata degli interventi e la situazione rischia di giorno in giorno di peggiorare compromettendo la tanto proclamata crescita del 6% di pil, il governo ha deciso di apportare un aggiornamento delle regole. L’intenzione è modificare il decreto legge Sostegni ter, nella parte riguardante l’edilizia, togliendo limiti alle cessioni di crediti maturati dalle aziende costruttrici con i bonus. Le cessioni, però, dovranno avvenire tra istituti vigilati dalla Banca d’Italia, e all’interno di entità – banche e intermediari appartenenti ad uno stesso gruppo. Sul fronte delle cifre già sequestrate dalle diverse procure italiane in seguito a verifiche su cessioni di credito “sospette” – una somma che si aggira, per ora, sui due miliardi di euro, ai quali se ne potrebbero aggiungere presto altri due – l’esecutivo starebbe pensando di allungare i tempi di utilizzo dei crediti dissequestrati. Le modifiche dovrebbero essere varate dal Consiglio dei Ministri già la prossima settimana ed essere inserite nel decreto Energia o nel Milleproroghe. – 09 febbraio 2021 – salvatorecaccaviello  –  Consulenza tecnica Ing. Marco Caccaviello (ing.marcocaccaviello@gmail.com – 3339637182)

Qui il video.