Festa del Papà: perché si celebra il 19 marzo
Festa del Papà: perché si celebra il 19 marzo. La festa del papà è una ricorrenza civile diffusa in alcune aree del mondo, celebrata in onore della figura del padre, della paternità e dell’influenza sociale dei padri. La Festa del Papà ricorre il 19 Marzo, in concomitanza con la Festa di San Giuseppe. Ma come mai questa scelta di far coincidere le due festività?
San Giuseppe, sposo di Maria, nella tradizione popolare protegge i poveri, gli orfani e le ragazze nubili. Ovviamente, in virtù della sua professione, è anche il protettore dei falegnami, che da sempre sono i principali promotori della sua festa.
Agli inizi la Festa del Papà ricorreva nel mese di luglio, in corrispondenza del compleanno del Signor Smart alla quale fu dedicata. Infatti, la prima volta documentata in cui fu festeggiata negli Stati Uniti d’America sembrerebbe essere il 5 luglio 1908 a Fairmont, West Virginia, presso la chiesa metodista locale. Poi, solamente quando la Festa del Papà giunse anche in Italia, si decise che sarebbe stato più adatta festeggiarla il giorno della Festa di San Giuseppe. In effetti, San Giuseppe è il Padre di Gesù, nella Sacra Famiglia, e quindi questa scelta non stupisce in Italia, paese di tradizione cattolica.
Come in alcuni Paesi di tradizione cattolica, la festa del papà viene festeggiata il giorno di San Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria, simbolo di umiltà e dedizione. Nel Martirologio Romano, 19 marzo, n. 1, si legge: «Solennità di San Giuseppe, sposo della beata Vergine Maria: uomo giusto, nato dalla stirpe di Davide, fece da padre al Figlio di Dio Gesù Cristo, che volle essere chiamato figlio di Giuseppe ed essergli sottomesso come un figlio al padre. La Chiesa con speciale onore lo venera come patrono, posto dal Signore a custodia della sua famiglia».
I primi a celebrarla furono dei monaci benedettini nel 1030, seguiti dai Servi di Maria nel 1324 e dai Francescani nel 1399. Venne poi promossa dagli interventi dei papi Sisto IV e Pio V, ed estesa a tutta la Chiesa nel 1621 da Gregorio XV. Fino al 1976 il giorno in cui la Chiesa celebra san Giuseppe era considerato in Italia festivo anche agli effetti civili, ma ciò venne eliminato con la legge n. 54 del 5 marzo 1977, mentre in Canton Ticino, in altri cantoni della Svizzera e in alcune province della Spagna, questo giorno è festivo agli effetti civili. Nel 2008 sono stati presentati alcuni disegni di legge per il ripristino delle festività soppresse agli effetti civili: San Giuseppe, Ascensione, Corpus Domini, Santi Pietro e Paolo e il Lunedì di Pentecoste.