Guerra Russia-Ucraina, De Luca: “Dobbiamo favorire la pace in tutti i modi. Cercheremo di promuovere momenti di incontro a Ravello”

4 marzo 2022 | 20:10
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Guerra Russia-Ucraina, De Luca: “Dobbiamo favorire la pace in tutti i modi. Cercheremo di promuovere momenti di incontro a Ravello”

Guerra Russia-Ucraina, De Luca: “Dobbiamo favorire la pace in tutti i modi. Cercheremo di promuovere momenti di incontro a Ravello”. Nel corso della diretta Facebook di oggi, venerdì 4 marzo 2022, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è tornato a parlare della triste pagina di storia che si sta verificando nei nostri giorni.

«Come immaginavano, la situazione in Ucraina va aggravandosi, le immagini che arrivano sono drammatiche. Ci auguriamo che durante le azioni militari ci sia anche qualcuno che lavori a una diplomazia riservata sotterranea per trovare una via d’uscita. E’ stato un fatto positivo che due delegazioni si siano incontrate per un corridoio umanitario, ma la priorità oggi è cessate il fuoco. Non credo che avremo a brevissimo un risultato del genere».

«Il compito che abbiamo non è quello di alimentare le tensioni, le tifoserie ma è quello di favorire, in qualche caso anche con il silenzio, un clima di ripresa delle iniziative diplomatiche. Non so se l’invio di armi in ucraina contribuirà alla ripresa di un dialogo. L’Italia fino a qualche giorno ha avuto una posizione timida, ora oltranzista dobbiamo mantenere la calma non vorrei che qualcuno che ci ricordasse che 80 anni fa l’Italia invase l’Ucraina e la Russia – ha continuato De Luca -. Non so quanto è utile interrompere i rapporti sul piano culturale con chi è di nazionalità russa, non so a che cosa serva sul piano della cultura, del teatro, dello sport. Anziché favorire il dialogo e la distensione, con gli ultimatum non aiutiamo la battaglia per la pace, la danneggiamo. Mi domando cosa c’entrino gli atleti disabili russi con l’aggressione all’Ucraina, cosa avrebbero dovuto fare? Non vorrei che aggiungessimo alla barbarie della guerra ingiustizie del tutto ingiustificate. Se si rifiuta la collaborazione di un esponente musicale perché non parla della guerra in Ucraina, poi non possiamo chiedere di venire alle Olimpiadi in Italia esponenti della Cina popolare. Stiamo attenti alla semplificazione ed alla demagogia».

Le parole del governatore sono, dunque, in dissenso con alcune iniziative italiane di censura della cultura russa, annuncia: «Cercheremo di promuovere momenti di incontro a Ravello tra esponenti russi e ucraini del mondo della cultura per favorire la ripresa di contatti di solidarietà, di amicizia, di rispetto reciproco. Cercheremo in qualche modo di seguire le indicazioni che ci dava Gino Strada e altre che ci vengono dalla Comunità di Sant’Egidio e dal pontefice. Noi possiamo fare solo questo. Come Paesi occidentali, dobbiamo avere l’intelligenza di costruire la via d’uscita da questa tragedia. Auguriamoci davvero con tutto il cuore che possano tacere le armi quanto prima possibile».