Housing sociale a Sant’Agnello, trovata una corda da impiccato: parte il ricorso in Cassazione
Le tensioni che ruotano attorno alla vicenda housing sociale di Sant’Agnello, in Penisola Sorrentina, continuano ad inasprirsi ogni giorno sempre più. È scattato il countdown per le trenta famiglie che si trovano a fare i conti con uno sgombero disposto dalla Procura della Repubblica dopo la sentenza del Tribunale della Libertà che ha nuovamente sequestrato la zona. La notizia più recente di questa storia è la comparsa di un simbolo dal significato enorme: il cappio. Cappio al collo vuol dire costrizione, impedimento che toglie ogni minima libertà d’azione. E gli assegnatari delle case di quel complesso residenziale sono proprio ridotti a questo. All’impotenza dinanzi allalegge che paradossalmente sta privando famiglie intere di un diritto fondamentale. Oggi è pronto un ricorso al giudice della Corte di Cassazione con incidente di esecuzione da parte degli avvocati. La richiesta dell’incidente di esecuzione sarà sottoposta dai giuristi dell’housing al magistrato per evitare che le famiglie vengano sgomberate. Un vero e proprio incubo per chi ha partecipato ad un bando del comune regolarmente, sperando finalmente di ottenere una delle 53 case dell’housing: acquistare casa è un’utopia in Penisola Sorrentina, oltretutto a ridosso dell’estate. Ora non resta altro che attendere l’udienza del giudice per le indagini preliminari in programma per il 17 aprile. Il timore è che, purtroppo, la vicenda si protrarrà ancora per molto.