Il punto sul turismo

La guerra non ferma il boom turistico per Pasqua in Costiera amalfitana. Vito Cinque del San Pietro di Positano “Nessuna cancellazione”, gli americani non han paura

23 marzo 2022 | 08:32
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La guerra non ferma il boom turistico per Pasqua in Costiera amalfitana. Vito Cinque del San Pietro di Positano “Nessuna cancellazione”, gli americani non han paura

Ieri e l’altro ieri un sondaggio di Positanonews , il giornale online della Costiera amalfitana e Penisola sorrentina, su cinquanta turisti sentiti fra il Sentiero degli Dei , nel tratto da Agerola a Praiano, prevalentemente israeliani, e la spiaggia di Positano, di Otronto Canada, New York USA, Tel Aviv israele “The war is far..”

La guerra non ferma il boom turistico per Pasqua in Costiera amalfitana. Vito Cinque del San Pietro di Positano “Nessuna cancellazione”, gli americani non han paura . Ieri e l’altro ieri un sondaggio di Positanonews , il giornale online della Costiera amalfitana e Penisola sorrentina, su cinquanta turisti sentiti fra il Sentiero degli Dei , nel tratto da Agerola a Praiano, prevalentemente israeliani, e la spiaggia di Positano, di Otronto Canada, New York USA, Tel Aviv israele “The war is far..” , semplicemente, lo stesso ad Amalfi e Sorrento. Non sentono assolutamente il pericolo , condannano Putin e la Russia, ma la guerra in Ucraina non sembra toccarli più di tanto, sicuramente molto meno di quanto abbia inciso il coronavirus Covid – 19 , nel determinare la scelta se venire o meno in Italia che è considerato un paese sicuro . Questo sondaggio “empirico” sul campo ha avuto conforto anche sentendo albergatori e ristoratori, non tutti, che confermano che ci sono tantissime prenotazioni, un boom turistico per Pasqua, ma sopratutto per maggio, con un susseguirsi di prenotazioni, che non si sono mai fermate del tutto, ma solo rallentate nei primi giorni di guerra, dunque da quanto abbiamo riscontrato noi , se non vi sono evoluzioni, allo stato attuale , si torna a livelli pre covid, anzi il problema principale sta nell’organizzazione, si cerca personale per poter fronteggiare quello che si annuncia, salvo imprevisti, come un grande boom turistico, ma riportiamo anche il bel servizio di Nico Casale sul Mattino di Napoli, principale quotidiano della Campania, nelle pagine di Salerno.

Periodo di Pasqua banco di prova per il turismo

Il periodo pasquale è il primo banco di prova per la stagione turistica primaverile e, poi, in vista dell’estate. Sembrano superate le difficoltà degli anni scorsi innescate dalla pandemia. È quanto emerge dalla voce di alcuni degli albergatori salernitani secondo i quali, inoltre, il conflitto in Ucraina, al momento, non ha generato contraccolpi negativi sulle prenotazioni. «Preoccupano i venti di guerra», sottolinea il presidente nazionale di Fenailp Turismo e Fenailp Alberghi della provincia di Salerno, Marco Sansiviero, analizzando che «per ora non si risente l’impatto del conflitto sulle richieste e sulle prenotazioni confermate sia per Pasqua che per l’estate inoltrata. Anzi, c’è un lieve aumento delle richieste di prenotazioni per la stagione in corso. Ma staremo a vedere perché lo scenario muta in maniera molto rapida».
Antonio Ilardi del Polo Nautico di Salerno osserva che «c’è una buona richiesta per l’intera stagione estiva» e riscontra «un interessante flusso sia nazionale che internazionale. Se non c’è nulla che lo ferma, saranno un’ottima primavera e un’ottima estate. Una stagione che nasce sotto buoni auspici». «Al momento, nel post Covid, c’è voglia di viaggiare e non abbiamo disagi dallo scoppio della guerra, tranne alcuni gruppetti di bielorussi che hanno disdetto», aggiunge ricordando che, comunque, «non c’è mai stato un flusso di turisti russi importante su Salerno città». «Auspico – conclude – che questo conflitto termini presto e si ritorni anche ai rapporti economici perché il mercato russo è importante per la provincia di Salerno».

La situazione turistica in Costiera amalfitana

«Non c’è stata alcuna cancellazione», rileva Vito Cinque dell’hotel Il San Pietro di Positano che rivela di aver notato «un rallentamento della domanda nei primi tre o quattro giorni quando è scoppiata la guerra». Il suo auspicio è «di portare a termine un’estate che, in termini numerici ma anche qualitativi, sia superiore rispetto al 2019. Ma, ovviamente, se la situazione rimarrà tale». Cinque precisa che, «ad oggi, le strutture che sono aperte stanno funzionando a pieno regime». Prenotazioni per Pasqua «ci sono», dice Maurizio d’Agostino de La Ninfa di Amalfi evidenziando che «i dati non sono negativi, ci stiamo avvicinando a dei numeri pre-pandemia». «Ho notato – prosegue – un leggero rallentamento nell’entrata delle prenotazioni dovuto soprattutto all’incertezza che scaturisce nell’animo delle persone nel prenotare una vacanza». Intanto, «il mercato si sta riequilibrando con le prenotazioni, 50% domestiche e 50% provenienti dagli Stati europei, e c’è una timida ripresa del mercato nordamericano». La mancanza di turisti russi? «Si sentirà, ma non era il nostro mercato principale che, invece, resta quello statunitense», risponde d’Agostino secondo il quale, ora, «ciò che sta influenzando molto la scelta dell’albergo riguarda i rincari energetici che, essendo stati così repentini, non ci hanno consentito di poterci adeguare a nuove tariffe in quanto parecchie prenotazioni già erano state effettuate».

La situazione turistica nel Cilento

A Paestum, Salvatore Pagano del Savoy Beach Hotel e dell’Esplanade conferma che «ci sono delle prenotazioni per il periodo pasquale», ma definisce «un po’ lento» il periodo. «Lo scenario internazionale – chiarisce – sta incidendo, non solo per l’ospitalità, ma soprattutto per le complicazioni che ne derivano per i costi energetici». «Siamo una destinazione stagionale – precisa – quindi attendiamo di sapere come andrà nella speranza che tutto si concluda quanto prima». Per Pietro Cerullo del San Pietro e del Santa Caterina di Palinuro «c’è poco movimento per Pasqua, ma le prenotazioni arrivano più sotto data. Qualcosa sta arrivando dall’Italia, mentre dall’estero c’è movimento, ma dopo metà maggio. C’è stata una leggera flessione nelle ricerche dopo lo scoppio della guerra in Ucraina». Per Marco Sansiviero, che è anche titolare del Best Western Hotel La Conchiglia di Palinuro, «l’andamento delle richieste non ha subito scostamenti rispetto alla scorsa e alla precedente stagione. Quindi, non ritengo che ad oggi le notizie della guerra abbiano influito sulle prenotazioni. Il Covid, essendo in una fase calante, non ci desta grosse preoccupazioni».