Piano di Sorrento, il prossimo Venerdì Santo la Confraternita della Purificazione di Maria Santissima di Mortora non uscirà in processione
Piano di Sorrento. Fervono i preparativi per la prossima Settimana Santa da parte delle varie Confraternite della penisola sorrentina che, dopo un’assenza forzata di due anni a causa della pandemia, potranno tornare a percorrere le strade con le tradizionali processioni degli incappucciati. Diversa la decisione della Confraternita della Purificazione di Maria Santissima della Parrocchia di Mortora che ha scelto di non uscire in processione il prossimo Venerdì Santo ed espone le sue motivazioni in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook: «La processione più lunga che un uomo possa fare… Carissima comunità di Mortora, carissimi confratelli e consorelle. Da secoli le processioni della Settimana Santa hanno caratterizzato le nostre vite, tanti di noi siamo stati coinvolti nei preparativi delle ritualità della passione e morte di Gesù. Le processioni affondano le radici nelle pagine di storia secolare dei nostri sodalizi, tradizioni importanti, che hanno anche un fondamento biblico; più volte, nelle sacre scritture, abbiamo letto di incitazione al “cammino”. Siamo figli della tradizione processionale, la processione è nel nostro DNA.
Dopo due anni di fermo a causa della pandemia, sembrava riapparsa la possibilità di rivivere le processioni del Venerdì Santo. Con gioia e fiducia ci siamo messi immediatamente a lavoro per restituire alle nostre comunità l’antica tradizione. Ad oggi, però, non conosciamo quali potrebbero essere le modalità di svolgimento delle processioni, abbiamo solo la certezza che è importante garantire la salute e la sicurezza di ciascuno nel rispetto delle norme e restrizioni che potrebbero essere impartite, il nostro unico scopo di riportare fra la gente, fuori dalla chiesa, il mistero della morte e resurrezione di Gesù rimane ancora nell’incertezza e non possiamo fermarci e attendere. È questo il tempo di affrontare nuove sfide, una comunità cristiana e motivata non può arrendersi alla ritualità di eventi antichi, che alimentano sempre le stesse passioni senza crearne di nuove. Una comunità viva e feconda fa parlare di sé, mette in discussione il “vino vecchio” e promuove il “vino nuovo” della rinascita. I nostri cammini processionali della Settimana Santa ritorneranno l’anno prossimo, saremo pronti per riprenderci i nostri vicoli e le nostre strade. Per quest’anno vi proponiamo di vivere l’emozione del processo a Gesù, lo faremo Venerdì Santo, 15 aprile, alle ore 6.00. Nel campetto parrocchiale ascolteremo la “Parola” e mediteremo su quanto, in quell’ora, Gesù stava subendo. Sarà un evento nuovo, nessuno lo ha mai vissuto, sarà il “vino nuovo” della nostra Pasqua che vivremo, con la stessa passione, all’alba della domenica successiva, sempre nel campetto. È questa l’occasione per rinascere con una nuova congrega, accettando la sfida per fare meglio di quanto la nostra congrega ha fatto nel tempo pre-COVID».
Ed il parroco Don Rito Maresca così commenta la scelta: «Grazie alla nostra Confraternita della Purificazione di Maria Santissima perché pensa diversamente, perché si fa domande, perché cerca di vivere quella trasformazione evangelizzatrice, in cui il Vangelo, che è sempre lo stesso da 2000 anni, trasforma e fa nuove tutte le cose! Grazie a tutti quelli che non si accontentano del passato e guardano al futuro, grazie a quanti hanno il coraggio di rischiare lasciando le sicurezze di ieri e di rinunciare a rituali che ancora funzionano per aprire strade nuove nel deserto. Ma grazie anche a tutti quelli che potrebbero non essere d’accordo e daranno in modo intelligente e propositivo il proprio contributo: perché il confronto aiuta sempre a prendere le miglior decisioni.
Chi prova strade nuove, corre il rischio di sbagliare e di non essere compreso, ma alla fine della vita potrà dire di aver provato a dare il meglio di sé. Grazie a tutti coloro che quest’anno si daranno da fare non per le processioni, ma per accompagnare il cammino interiore dei tanti processionanti. Grazie a tutti quelli che saranno disposti a compiere la processione più lunga che un uomo possa fare: il cammino dei 30 centimetri che separano la mente dal cuore».