Sorrento, riaperto il varco all’agrumeto in via Rota. Altra sconfitta per il territorio?
Non sono bastati due anni di battaglie, da parte delle Associazioni ambientaliste e contro le illegalità, con segnalazione ad Enti ed Autorità preposte, con sollecitazioni agli uffici comunali e con richieste degli Atti (puntualmente negati), ieri mattina la ruspa sembra aver messo la parola fine ad una vicenda che rimane tuttavia ancora da chiarire.
Sorrento – Dopo una piacevole serata trascorsa al teatro Sant’Antonino ad ascoltare , in occasione della giornata per il Paesaggio, il giovane sindaco Josi Della Ragione e le sue battaglie in un contesto difficile, a tutela dell’ambiente e della storia che hanno portato ad una vera rinascita la citta di Bacoli, ieri mattina un’ amaro risveglio per coloro che da anni si battono per la tutela del territorio,che li ha catapultati di nuovo nella realtà sorrentina. Quella di un territorio anch’esso dalle bellezze inestimabili dove il pericolo, sebbene presente,non è rappresentato dalla mala vita organizzata ma bensì dall’egoismo di chi, grazie soltanto alle rinomate ricchezze storiche naturalistiche del paesaggio sorrentino,nel corso dei decenni, ha continuato ad ingrossare il proprio patrimonio. Una serie di concitate telefonate, provenienti da molti cittadini, hanno movimentato la mattinata degli esponenti delle Associazioni ambientaliste e contro le illegalità, presenti sul territorio sorrentino. Stavolta l’allarme interessava l’antico muro di cinta lungo Via Rota che delimita una serie di agrumeti.
Precisamente di fronte al parco residenziale di Riviera Massa, dove già alcuni anni fa ci fu un tentativo di aprire un varco carraio per accedere all’agrumeto. All’epoca, dopo l’intervento massiccio del WWF, dei VAS, del Movimento Civico “Conta anche Tu”, e dei I Cittadini contro le mafie e le illegalità, vi fu il ripristino dello stato dei luoghi. Successivamente ulteriore tentativo di apertura, sempre nello stesso luogo, fu di nuovo contrastato con segnalazioni ed il pronto intervento delle Forze dell’Ordine preposte.
Di conseguenza scattarono le segnalazioni ad Enti preposti( tra cui Soprintendenza ed Autorità Anticorruzione),alle Autorità di vigilanza territoriali, nonché all’Autorità Giudiziaria. Evidenziando che il territorio sorrentino è dichiarato di notevole interesse paesaggistico, ricadente nell’ambito di efficacia del Put per l’Area sorrentino-Amalfitana statuito con la L.R. n. 35/87. Anche in tali occasioni, sebbene all’esterno del muro di cinta vi era affissa una tabella inerente una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) rilasciata dal Comune e risalente al 2020, i cittadini e le Associazioni chiedevano di fare chiarezza circa la natura dei lavori da eseguire ed in che modo autorizzati. Dato che si trattava di uno storico agrumeto in zona sottoposta a tutela paesaggistica ai sensi del Decreto Legislativo n. 42/2004.
Sollecitando inoltre un intervento atto a verificare la legittimità delle opere realizzate o in corso di realizzazione, nonché una indagine circa gli eventuali permessi rilasciati, in particolar modo l’autorizzazione paesaggistica e pertanto la validità della SCIA. Infine vigilare affinché nel fondo agricolo in questione non si realizzasse l’ennesimo parcheggio a raso e/o attività incompatibili con la destinazione d’uso dell’area. Seguirono una serie di Accesso agli Atti circa i quali Responsabili degli Uffici comunali preposti, come spesso successo in passato, ignoravano oppure avanzavano puntualmente una serie di difficoltà, con il risultato che non si è potuto mai accedere alla pratica edilizia in questione. Evidentemente tale sforzo da parte dei cittadini non è bastato e ieri mattina, con la stessa SCIA del 2020, si è potuto proseguire all’abbattimento di parte del muro entro il quale era già stato montato un cancello scorrevole. Inutile si è rivelato il tentativo di avvertire le Forze dell’Ordine preposte (a tale proposito, un ringraziamento al Commissariato di Polizia di Sorrento, per la solerzia e la disponibilità dimostrata) per un immediato intervento e bloccare i lavori o quanto mai assicurarsi che fossero autorizzati. Dato che la SCIA era la stessa presentata nelle occasioni precedenti durante le quali gli stessi lavori non riuscirono ad essere realizzati .
A quanto pare nonostante il sollecitato intervento dell’Ufficio Tecnico e della Polizia Municipale i lavori sono proseguiti con l’abbattimento della parte del muro interessata. Ora visto anche Enti ed Autorità interessate nonché il clamore mediatico sollevato, sarebbe opportuno che Cittadini e Associazioni fossero portati a conoscenza, da parte di chi di dovere, degli ulteriori sviluppi in merito e che agli interrogativi sollevati fossero date delle risposte. Una richiesta che visto i precedenti, molto probabilmente rimarrà inascoltata. Tuttavia , seppure di fronte a quella che rimane una parziale sconfitta per il territorio sorrentino, la battaglia da parte delle Associazioni a favore della sua tutela continuerà come sempre. Difficilmente si permetterà che Sorrento e dintorni possano continuare ad essere vittime dell’egoismo e della cecità di pochi, mentre il contesto circostante in merito al turismo si sta attrezzando con strutture e tanta attenzione alle risorse paesaggistiche, in maniera da relegarci a recitare una parte secondaria in quella che si prospetta essere il grande rilancio del turismo campano.
La cruda realtà e che un territorio dal paesaggio unico, con patrimoni storici e ambientali di notevole interesse, come la penisola sorrentina ,continuano a rimanere vittima dell’avidità di coloro che non apprezzano la fortuna di esservi nati e progredirvi in modo spasmodico economicamente. Un territorio prezioso, le cui bellezze sono il pilastro portante dell’economia turistica dalla quale soprattutto gli autori di determinati sfregi traggono enormi benefici.Realizzando, in ogni dove o ingrandendo, le loro strutture ricettive, senza interessarsi della mancanza cronica di quelle infrastrutture che permettono un regolare svolgimento dell’attività turistica. Non interessa se l’intero territorio (compreso i nostri agrumeti trasformati in parcheggi, i nostri valloni ed ampie zone demaniali deturpati, il mare inquinato, centri urbani caotici e invivibili, etc. ) si sta avviando verso un degrado sempre più irreversibile. In confronto, realtà che seppure con potenzialità inferiori, sembrano essere di un altro pianeta e i loro amministratori degli extraterrestri, avendo messo, in modo perenne, la tutela paesaggistica come priorità nella loro agenda amministrativa. Altrove è il Comune e gli Uffici preposti e non i cittadini ,a far applicare (e non tentare continuamente di aggirarli) norme e regolamenti, combattendo il male affare e i continui sfregi a danno del territorio che si ribadisce, oggi più che mai, rimane fonte di benessere per la comunità. Nella nostra Sorrento, di fronte a determinati fenomeni, per Associazioni e cittadini, la speranza e senz’altro la fiducia (che si spera non verrà mai meno) rimane in quel cambiamento in atto che dovrà inevitabilmente vedere come unico protagonista il nostro beneamato territorio, e pertanto essere consapevoli che soltanto tramite la sua tutela si potrà assicurare un futuro migliore alle nuove generazioni di sorrentini. – 17 marzo 2022 – salvatorecaccaviello