Costiera amalfitana la petizione nata da associazioni e cittadini alla base dell’ordinanza anti traffico, puntiamo alla ZTL
Costiera amalfitana la petizione nata da associazioni e cittadini alla base dell’ordinanza anti traffico, puntiamo alla ZTL . La giustizia amministrativa si è espressa e finalmente l’ordinanza è definitiva, la resistenza ad essa , contro il 90 per cento della popolazione e contro l’evidenza e la logica, è stata inconcepibile, per chi dice che non basta per il traffico è vero, questo è solo un primo passo, la lotta per la vivibilità non è finita!
Questa vittoria è in primis una vittoria del popolo, ma a chi dice che non basta contro il traffico diciamo che è vero, questo è solo un primo passo, per il quale non doveva essere necessaria neanche la mobilitazione dei cittadini e delle associazioni, per una delle quali ( Posidonia) ho seguito personalmente tanti incontri e mi sono confrontato e scontrato in particolare con l’ANAS, che già da ora potrebbe mettere più cura sulla S.S. 163 ( mancano gli specchi e spesso solo dopo campagne stampa di Positanonews intervengono, questo per parlare della viabilità , stendiamo un velo pietoso sulla pulizia…) . L’ordinanza anti traffico nata da 10 mila cittadini e le associazioni come primo passo, ma puntiamo alla ZTL, come abbiamo detto ieri al sindaco di Positano Giuseppe Guida, comune che si è sempre distinto in questa lotta, dalla quale si sono sfilati miseramente Minori e Maiori, decretando di fatto due Costiere, mentre dalla parte di Positano, Amalfi e Ravello si è stati compatti fino alla fine. C’è da rimanere basiti dal fatto che le energie di alcuni imprenditori e alcuni comuni della Costiera amalfitana nel post coronavirus Covid-19 siano concentrate su un ricorso al Tar Campania contro l’ordinanza del Prefetto di Salerno nata dopo anni di lotte, le firme di 10 mila cittadini e la mobilitazione di varie associazioni. Il sottoscritto direttore di Positanonews è membro del direttivo di una di queste associazioni, Posidonia e con Macchia Mediterranea, Acarbio, Italia Nostra e altre associazioni abbiamo promosso questa petizione e partecipato a vari tavoli. Inutile dire che il coronavirus non ha avuto l’effetto magico di allargare le curve e le strade della S.S. 163, se un dei motivi aggiunti ( si dice così?) del ricorso è che visto che abbiamo avuto il lockdown per le misure di contenimento da coronavirus covid-19 allora ben vengono autobus e camioni, venghino signori, venghino. Insomma, c’è qualcosa che ci sfugge. Che c’azzecca, avrebbe detto Di Pietro, il covid con la mancanza di sicurezza nella circolazione, con il contingentamento degli autobus, con la soppressione dei bus di linea “fantasma” , come li ha chiamati il sindaco di Positano Michele De Lucia , autorizzati dalla Regione Campania? Quale fantasiosa certezza è saltata in mente a costoro? Che dopo il coronavirus gli autobus possono passare perchè il probema è risolto o cosa? Il punto è questo, le associazioni non hanno chiesto le targhe alterne e neanche le fasce orarie, sono state molto chiare, volevano contingentare drasticamente i gradi bus turistici e volevano la ZTL, proposta dal sindaco di Amalfi, che si è persa fra i rivoli dell’ACAMIR, che, da una parte fa andare avanti l’inutile e dannoso progetto della galleria Minori / Maiori che sventura il territorio per pochi secondi di risparmio di tragitto sperperando i soldi pubblici, dall’altro non porta avanti, almeno finora, vettori meccanici e ha sostenuto che non si possa fare la ZTL senza riforme legislative, che speriamo si facciano al più presto . I bus turistici all’impazzata, non tutti ovviamente, andavano frenati e ridimensionati, in tutti i sensi, sia come numero che grandezza , e questo dovrebbe valere anche per quelli pubblici, che vorremmo anche elettrici, ma non basta. Il traffico è enorme si deve pensare anche ad altre soluzioni, con la ZTL si controllava anche il traffico in generale che, anche senza bus, è ingente. Ora il ricorso al TAR se non accolto integralmente ci avrebbe fatto tornare indietro, un salto nel passato, nel buio diremmo. Si parlava di tavolo con i sindaci, ma i sindaci avevano già dato l’ok, poi qualcuno ci ha ripensato, e le richieste, inoltre, non sono nate dai sindaci, ma dai cittadini e dalle associazioni. Ma ne vogliamo parlare della conferenza dei sindaci della Costa d’ Amalfi a proposito di sindaci? L’ultimo presidente in carica, l’ex sindaco di Praiano Giovanni Di Martino, non è stato sostituito neanche quando è stato sospeso dalla carica per un processo per reati amministrativi, dai quali speriamo ne esca al più presto, è stato eletto un altro sindaco, una sindaca donna in gamba come Annamaria Caso, che poteva ben sostituirlo, e si sono pure divisi, pare fra sindaco di Ravello e Cetara, che forse filo De Luca era più gradito, un incartamento che continua. Durante tutta la pandemia, non c’è stato un presidente ma un vice facente funzioni, in un momento così delicato è sintomatico della frammentazione del territorio e della sua diversità. Comunque i passi da fare erano altri. L’ordinanza del Prefetto doveva andare in vigore, per evitare le scelleratezze degli anni scorsi, poi, eventualmente si richiedeva l’emanazione di un’altra ordinanza. Come abbiamo previsto finita l’emergenza coronavirus , anche se il Covid non se ne è andato del tutto e c’è la guerra, è tornato subito in gran massa il turismo come nel 2019. Come abbiamo previsto queste misure sono migliorative ma non bastano, il caos traffico a Castiglione di Ravello è sotto gli occhi di tutti ( ancora una volta i sindaci non dialogano, i vigili consorziati possono far multe da Atrani a Minori, ma non nel tratto di Castiglione di Ravello, che è proprio quello dove si blocca tutto, ndr) . In attesa della ZTL si dovrebbe intervenire per opere adatte alla mobilità, funivie, vettori meccanici, sempre rispettando la compatibilità ambientale e sicurezza ovviamente, far venire tutti i giorni gli ausiliari del traffico, fare una cabina di regia, che faccia sapere di code, incidenti, posti auto, sopratutto lavorare per l’informazione sul territorio che potrebbe da sola far gestire meglio il traffico, prevenirlo, deflazionarlo . Ci sarà anche quest’anno il traffico e sarà un grosso problema, ma perchè mandare la gente al macello senza informazioni? Un cartello elettronico che avvisasse del traffico ai Colli di San Pietro a Piano di Sorrento e a Vietri sul Mare , per esempio, sulle ore di percorrenze, dire che ci vogliono 5 ore per Ravello partendo da Sorrento non sarebbe giù un deterrente, ci vuole una riforma di Costituzione per chiedere all’ANAS o alle istituzioni di fornire informazioni agli utenti sulla Statale, informazioni che sarebbero già di per se deflattive del traffico? E’ una cosa che non comprendo, uno dei servizi principali che chiedo ai collaboratori , con le nostre limitate forze, è dare notizie sul traffico, sugli incidenti, per dare la possibilità a chi ci legge di informarsi , e regolarsi, salvandosi magari la giornata evitando file e risparmiando tempo, l’ANAS con i suoi potenti mezzi non potrebbe farlo sulla Statale almeno agli ingressi come avviene sulle autostrade? E’ come dire, abbiamo capito non volete fare la ZTL, non volete fare questo o quello, ma fate almeno qualcosa…
Avvocato Michele Cinque
direttore@positanonews.it
Direttivo dell’associazione Posidonia.