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Piano di Sorrento, il WWF scrive all’Assessore all’Ambiente: “Basta danneggiare gli alberi con i soldi dei contribuenti”

3 aprile 2022 | 18:25
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Piano di Sorrento, il WWF scrive all’Assessore all’Ambiente: “Basta danneggiare gli alberi con i soldi dei contribuenti”

Pubblichiamo di seguito il Comunicato Stampa del WWF Terre del Tirreno avente ad oggetto le modalità di gestione del verde e delle potature.
Con una nota inviata il 21 marzo al sindaco Salvatore Cappiello, al vicesindaco Giovanni Iaccarino, all’assessore all’ambiente Annalisa Pasquariello, all’assessore a Villa Fondi Marco D’Esposito e al dirigente del settore verde pubblico Francesco Cannavale, il WWF Terre del Tirreno ha criticato le modalità di gestione del verde e delle potature eseguite.
Ma nonostante gli accorati appelli del WWF si sono documentate in questi giorni ennesime potature scriteriate ai danni di alcune Albizie in piazza della Repubblica.
“La nostra associazione segue da anni in modo certosino gli interventi eseguiti sul verde pubblico del comune – dichiara Claudio d’Esposito presidente del WWF Terre del Tirreno – e con costanza scrive all’amministrazione suggerendo quali debbano essere i comportamenti e gli interventi corretti da eseguire, non fermandosi solo alla critica e alla denuncia ma cercando di indirizzare politici, dirigenti e operatori verso una cultura e un rispetto del verde che tarda a venire. Nell’ultima nota abbiamo allegato anche una interessante guida illustrata che contiene gli “Standard Europei di Potatura degli Alberi” e contempla, in modo scientifico e semplificato, i vari casi di intervento e le soluzioni più idonee alla cura delle alberature in ambito urbano, nella speranza che il dirigente del settore e gli assessori del “ramo”, che spesso non hanno voglia o tempo di leggere, guardassero almeno le figure!”
Il WWF aveva già scritto al comune nel novembre scorso invitando l’assessore all’Ambiente Pasquariello e il Dirigente Cannavale all’applicazione dei criteri ambientali minimi per la gestione del verde pubblico come previsto dal D.L. 10 Marzo 2020.
Ciononostante le potature effettuate durante l’inverno non hanno rispettato affatto criteri e valutazioni tecniche come auspicato dal WWF e come richiesto da scienza e coscienza, oltre che dalle normative vigenti, operando tagli di capitozzatura, cimatura e potatura drastica degli alberi, riducendone assieme alla bellezza e alle preziosi funzioni svolte anche lo stato di salute e la loro stessa futura stabilità. L’intero filare dei grossi esemplari di Eucalipto, posti al confine con il comando vigili e la via dei Platani, è stato devastato da potature assurde al punto tale che agli alberi sempreverdi è stata eliminata la totalità del fogliame.
Nel caso delle potature effettuate a Villa Fondi (eseguite col solito affidamento diretto alla vigilia di capodanno) non è stato rispettato lo stesso Regolamento per la Tutela del Patrimonio Arboreo vigente nel Comune di Piano di Sorrento che, all’art. 3 (lettera E), precisa le epoche idonee alla potatura delle piante, indicando per le palme il periodo dal 1 maggio al 15 ottobre.
“Le fronde morte possono essere poco attraenti, ma aiutano a proteggere la palma dal freddo invernale – spiegano gli esperti del WWF – le palme sono infatti particolarmente sensibili al freddo e possono risentire pesantemente di potature eccessive o effettuate nel periodo sbagliato. Il periodo migliore è l’estate, quando il clima caldo e secco limita anche i rischi di infezione parassitaria. E’ un errore rimuovere la maggior parte delle fronde di una palma, e farlo ogni anno fa diventare l’albero debole e malsano. Le palme hanno bisogno di molte fronde verdi per produrre un approvvigionamento alimentare costante per crescere. Una palma non può rimanere sana e costruire riserve senza un numero considerevole di fronde verdi. Togliere troppe foglie riduce la capacità di fotosintesi e provoca uno stress nutrizionale che porta la pianta ad utilizzare le riserve accumulate nello stipite (il corpo legnoso della pianta).
Questo può causare una strozzatura del diametro dello stipite con effetti sulla stabilità della pianta stessa. Non si possono potare le palme solo per motivi estetici di dubbio gusto. Potarle a forma di ananas o spellare i loro tronchi indebolisce gli alberi.”
Nel comune di Piano, nonostante i circa 162.000 euro finanziati dalla Città Metropolitana di Napoli per implementare il patrimonio arboreo, sono ancora numerose le fallanze nelle aiuole (mancano circa 42 alberi) e addirittura sono decine gli alberellirapidamente morti o che crescono inclinati senza idonei tutori, legati da “lacci emostatici” su risibili cannucce da 50 centesimi ormai da anni!
La recente guida allo “Standard Europeo di Potatura degli Alberi” – inviata dal WWF al comune di Piano – è stata pubblicata dal gruppo di lavoro del progetto TeST – Technical Standards in Tree Work in collaborazione con l’EAC – European Arboricultural Council che vede partecipe la Società Italiana di Arboricoltura, ed è stata redatta per coloro che vogliono migliorare e gestire in modo corretto il patrimonio arboreo delle nostre città.
Il WWF ha anche ricordato checon l’arrivo della primavera va sospeso ogni intervento sulle alberature in quanto l’art. 5 della direttiva n.2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge 157/92, comporta in favore di “tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri” (art. 1 della direttiva) “il divieto: di disturbarli deliberatamente in particolare durante il periodo di riproduzione e di dipendenza quando ciò abbia conseguenze significative in considerazione degli obiettivi della presente direttiva, il disturbo e danneggiamento delle specie avi faunistiche in periodo di nidificazione può integrare estremi di reato.
Pertanto il WWF ha ribadito l’osservanza degli obblighi previsti dal D.L. 10 Marzo 2020 n. 63 per la gestione del verde pubblico e il rispetto dello “Standard Europeo di Potatura degli Alberi”, allo scopo di scongiurare ulteriori scempi e/o danneggiamenti alle alberature, oltre che sprechi di denaro pubblico, riservandosi ogni azione nelle sedi preposte a tutela del prezioso patrimonio arboreo della città di Piano di Sorrento.