Superbonus 110%, misura sempre più vincente per l’economia del Paese ma da tutelare
139mila i cantieri, al momento autorizzati, per oltre 24 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione, confermano il successo del provvedimento varato dal Governo Conte che potrebbero tuttavia essere messo a rischio se non si interviene con urgenza in modo adeguato.
Sempre più italiani puntano sull’efficientamento energetico e sulla messa in sicurezza antisismica dei loro edifici, con benefici importanti in termini di miglioramento della qualità della vita, riduzione delle emissioni inquinanti e risparmio in bolletta con i provvedimenti varati dallo scorso Governo capeggiato da Giuseppe Conte (M5S).
I dati di marzo, raccolti dall’Agenzia nazionale Enea, confermano il successo del Superbonus 110% , la misura varata dal governo per sollevare l’economia del Paese. L’incremento dei lavori edili legati a tale misura risulta essere di 139.000 i cantieri già autorizzati e oltre 24 miliardi di euro gli investimenti ammessi a detrazione. Sebbene molto apprezzata da cittadini ed imprese tale misura sembra trovare difficoltà da parte dell’attuale governo. Oltre alla nuova normativa che ha reso più stringenti i parametri per accedere all’agevolazione, ora sembrerebbero esserci nuovi ostacoli sul percorso di quella che finora si è dimostrata essere una misura vincente. Oltre alle regole già molto complicate per ottenere il contributo statale, il governo Draghi ha varato nuove tempistiche per ottenere i diversi bonus e nuove norme che regolano la cessione del credito all’impresa (sconto in fattura) o ad un istituto bancario, si è aggiunto il vertiginoso ed inarrestabile aumento del costo delle materie prime. Elementi che potrebbero mettere a rischio molte operazioni in corso e compromettere quelle previste nel prossimo futuro. Se i recenti provvedimenti varati dall’attuale Esecutivo non vengono corretti, la novità che lo scorso anno ha sorretto la ripresa del Pil e nel primo trimestre 2022 ha creato oltre 44mila posti di lavoro rischia di bloccarsi. Necessiterebbe , pertanto, intervenire per prorogare i termini legati ai lavori agevolati delle abitazioni unifamiliari, per troppo tempo bloccati e ora alle prese con la scadenza del 30% dei lavori da ultimare entro fine giugno. Mentre risulta sempre più indispensabile correre in soccorso ai tanti imprenditori in crisi di liquidità o comunque impossibilitati a concludere nuovi contratti a causa dell’improvvido intervento che ha praticamente bloccato la cessione del credito. – 06 aprile 2022 –
Consulenza tecnica, ing. Marco Caccaviello (ing. marcocaccaviello@gmail.com –3339637182)