Bullismo e cyberbullismo il Corecom e il Consiglio Regionale della Campania implementano la campagna di prevenzione

10 maggio 2022 | 10:35
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Bullismo e cyberbullismo il Corecom e il Consiglio Regionale della Campania implementano la campagna di prevenzione
Bullismo e cyberbullismo il Corecom e il Consiglio Regionale della Campania implementano la campagna di prevenzione
Bullismo e cyberbullismo il Corecom e il Consiglio Regionale della Campania implementano la campagna di prevenzione
Bullismo e cyberbullismo il Corecom e il Consiglio Regionale della Campania implementano la campagna di prevenzione

“Dati allarmanti su violenza minorile con 5mila minori a rischio” Falco Corecom Campania – “Ciò che si posta sul web resta per sempre, i ragazzi spesso non fanno attenzione a questo dato” Passariello – Istituto Pascoli

Il cyberbullismo è una forma di bullismo condotto attraverso strumenti telematici, generalmente Internet, i mezzi sono subdoli quali ad esempio: messaggi violenti, pettegolezzi, dicerie crudeli o foto e videoclip compromettenti come scene sessualmente esplicite, attraverso l’uso di fotomontaggi per danneggiare la vittima oppure ridicolizzarlo. Domenico Falco, presidente del Comitato regionale per le comunicazioni della Campania Corecom così si è espresso: «Non possiamo restare impassibili di fronte all’allarme lanciato dalla DDA di Napoli circa la violenza che vede protagonisti i minori nella nostra regione. Nel 2020 cinquemila ragazzi con meno di 18 anni hanno avuto a che fare con la giustizia penale. Il 47% dei detenuti minorenni italiani proviene dalla nostra regione. Un dato che non può più essere ignorato e che necessita di una risposta forte da parte delle istituzioni, a partire dalla formazione dei nostri ragazzi». Per trattare questi temi si è tenuto un webinar @scuolasenzabulli promosso dal Corecom Campania in collaborazione con il Consiglio regionale della Campania, che ha visto come protagonisti gli alunni dell’Istituto comprensivo statale “Giovanni Pascoli” di Benevento coordinati dalla vicepreside Maria Taddeo.
«Il Corecom e il Consiglio Regionale della Campania – ha proseguito Falco – stanno implementando la campagna di prevenzione su bullismo e cyberbullismo in tutte e cinque le province campane per dare un segnale concreto a chi dovesse essere vittima di questi fenomeni per informare che esiste una rete di protezione composta dalla scuola, dalla famiglia, dalle istituzioni locali e dalle forze dell’ordine che può aiutarlo a uscire da questo tunnel trovando la forza di denunciare».
Ad aprire i lavori è stata Rosetta Passariello, dirigente scolastico dell’Istituto Pascoli: «La nostra scuola promuove da anni iniziative di sensibilizzazione e informazione sui temi del bullismo e del cyberbullismo grazie alla collaborazione con le forze dell’ordine che contribuiscono ad allertare i nostri ragazzi nei confronti dei pericoli del web. Poter navigare online è una risorsa preziosa per la conoscenza di ciò che accade in tutto il mondo ma, al tempo stesso, è una risorsa da utilizzare con estrema attenzione. Dobbiamo spiegare agli studenti che ogni cosa che si posta sul web resta indelebile, condizionando anche la nostra vita futura. Pensiamo che oggi anche chi deve assumere una persona monitora la reputazione digitale della stessa e quindi bisogna fare molta attenzione a come ci si comporta nel mondo digitale».
Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio regionale Campania, ha inviato un suo messaggio agli studenti del Pascoli: «Abbiamo il dovere di tutelare le nuove generazioni dai pericoli del web e dall’uso sconsiderato delle nuove tecnologie. Proprio per questo ci stiamo impegnando in campagne di formazione e prevenzione sia per il bullismo, investendo scuole e famiglie su questo problema, e sul cyberbullismo che è un fenomeno ancor più pericoloso perché spesso coglie proprio le famiglie impreparate ad affrontare l’emergenza – ha concluso il presidente Oliviero – il Corecom è chiamato a questa attività che conduce da quattro anni per sostenere le vittime e per dare segnali concreti che è possibile superare l’emergenza solo non isolandosi e trovando il coraggio di denunciare».

Harry di Prisco