Forum a Sorrento e traffico: il prezzo da pagare per turismo di qualità? Il post di Michele Vitiello
Nel corso degli ultimi giorni la città di Sorrento è stata invasa dal traffico per accogliere numerose figure di rilievo dello scenario politico ed economico. Non solo il Presidente della Camera Roberto Fico, ma anche il Premier Mario Draghi e il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Insomma, tutti nomi che hanno richiesto un lavoro importante. In virtù di ciò, Michele Vitiello pubblica una riflessione sull’evento e sul fatto che molti abitanti costieri hanno espresso dissenso per il caos che si è generato a partire da questo evento: La Penisola Sorrentina è un territorio che in 30 minuti a piedi ci consente di attraversare almeno quattro comuni – scrive Michele. C’è un servizio su rotaia (scadente) che tuttavia consente di fare lo stesso in 10 minuti e anche meno. Da quando vivo a Roma, che è una città immensa, mi sono accorto di come gli “abiti mentali” che indossiamo dipendano anche e soprattutto dal contesto in cui viviamo. Qui se un posto è a 35 minuti di distanza ci diciamo che tutto sommato è vicino e si può andare a piedi. Quando ero a Sant’Agnello prendevo il motorino anche per fare 100 metri. Come me tanti. Si usa la macchina per fare piccoli spostamenti. Si parcheggia spesso molto male. Si sfreccia col motorino stressati dalle code, che noi stessi causiamo insieme agli altri (auto, trasporto pesante e bus turistici). Insomma la situazione è endemica, strutturale ma anche culturale. Per alcune soluzioni ci vogliono anni, per altre si può fare già da ora qualche correttivo. Ma il punto è un altro. Sorrento in questi giorni è stata centro del Paese ospitando le massime cariche europee e dello Stato, con al centro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il nome di Sorrento ha occupato per due giorni la stampa nazionale e parti di quella internazionale. Social, canali istituzionali, media di ogni tipo hanno parlato bene della città, che ha ospitato un confronto sul merito per lo sviluppo dell’Italia. Se non ci rendiamo conto dell’importanza di posizionamento che un evento del genere ha portato, a beneficio di tutti, e stiamo lì a lamentarci del traffico, significa che – amici cari – non siamo ancora pronti a cogliere l’ambizione che abbiamo. Perché nei giorni di festa, quando le nostre città sono chiuse per ospitare le bancarelle delle caramelle e non il Presidente della Repubblica, per quello stesso identico traffico che si genera non leggo lamentele. E per un giorno, forse due, possiamo sforzarci di vederla così. Soprattutto se vogliamo un turismo “di qualità”, come sento spesso dire pressoché a tutti. Quel turismo che offre lavoro, che è industria, che è sviluppo e benessere – conclude.