Piano di Sorrento, terremoto nella parrocchia di San Michele, il Vescovo vorrebbe don Pasquale a Capri. Azione per votarlo
Piano di Sorrento ( Napoli ) . La notizia sta circolando da tempo, anche se non ha ancora il crisma dell’ufficialità. Il Vescovo Francesco Alfano della Diocesi di Castellammare di Stabia avrebbe intenzione di spostare Don Pasquale a Capri, proprio alle soglie del 25esimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Don Pasquale Irolla avvenuta il 22 novembre 1997. Don Pasquale rappresenta oramai un punto di riferimento per la comunità della parrocchia di San Michele Arcangelo, una guida spirituale sempre presente, e ha raccolto l’eredità del parroco Don Arturo Aiello ed il suo ministero rappresenta per Piano di Sorrento una continuità con quello che oggi è il Vescovo di Avellino e che per la chiesa carottese, anche se è originario di Vico Equense qui ha messo le radici profonde , rappresenta una stella polare . Da don Arturo sono nati diversi parroci che hanno portato avanti la loro missione sul territorio facendo molto . Don Pasquale è un sacerdote che ha un grande tratto di umanità, e quando si è umani si può anche sbagliare, non nelle scelte legittime che si vogliono fare, ma nel non rimanere al di sopra delle parti, ma non si può dire di lui che non sia stato accanto ai suoi parrocchiani anche nel difficile momento della pandemia, quando si è ritrovato da solo tra gli ori e le statue di una Basilica vuota. Non ha abbandonato neanche per un momento i carottesi ma ha trasformato un momento difficile in un’occasione per vivere ancora di più la vita spirituale e, con l’ausilio dei moderni mezzi di comunicazione, è entrato nelle case di tutti in modo discreto ma costante e rassicurante. Nessuno più di lui ha reso la Basilica di San Michele un punto di riferimento forte, le sue dirette sono fra le migliori e più seguite della Penisola Sorrentina, le sue iniziative culturali sono state di spessore nazionali non sono per la Campania ( ricordiamo eventi con personaggi eccezionali, fra cui Erri De Luca che amiamo, e concerti) . Insomma Don Pasquale è diventato un punto di riferimento e ha costruito anche molto, il patrimonio della Chiesa è enorme, è stato anche acquistato un terreno per poter fare eventi o celebrazioni, gestisce l’ospizio, che è una struttura eccellente, poi l’arciconfraternita, un patrimonio notevole che potrebbe far anche gola. Da notare come il patrimonio di parroci formati da don Arturo viene disperso fra varie parrocchie, si parla della possibilità di un parroco del Vesuviano , o addirittura di don Rito che potrebbe essere trasferito da Mortora a San Michele, una ipotesi peregrina a dire il vero, ma non è detto che vada così. La parrocchia di San Michele è una di quelle che hanno il diritto di scegliersi il parroco, un diritto non estinto formalmente, ma non fatto esercitare dal Vescovo Alfano, una prerogativa che molti, che vogliono ancora don Pasquale qui, vorrebbero riprendere e ci si prepara in tal senso affinchè Don Pasquale, che sicuramente verrebbe eletto, rimanga. Come andrà a finire non lo sappiamo. Fra qualche giorno don Pasquale stesso, iniziato il mese di giugno, potrebbe parlare di questa situazione che , nonostante le voci di corridoio sempre più insistenti, non è stata ancora ufficializzata.