Vietri sul Mare, il sindaco su scuola di Dragonea: “Solo chiacchiere da bar. Ecco la verità”
Per quel che riguarda la questione del plesso scolastico di Dragonea credo sia doveroso dare dei chiarimenti. Lo scrive il sindaco di Vietri sul Mare, Giovanni De Simone, che pubblica dei chiarimenti sull’andamento dei lavori presso la scuola di Dragonea. Si fanno solo chiacchiere da bar dello sport e quelli che ne vengono maggiormente colpiti sono i nostri giovani – dice il sindaco -, che ormai da troppo tempo, quasi due anni avviandoci con immensa preoccupazione al terzo consecutivo, vedono la loro scuola chiusa e costretti ad un tour mattutino del territorio da una frazione ad un’altra, non solo con la grande preoccupazione dei genitori ma anche con un enorme aumento del costo per il trasporto scolastico per il comune, quindi dei cittadini vietresi, e anche un danno di tipo ambientale e logistico, viste le nostre strade interne.
Il finanziamento da oltre un milione
Il finanziamento ricevuto è del Ministero dell’Istruzione (MIUR) per un totale, tra spese progettuali e lavori, di un milione e centomila euro. Con l’amministrazione precedente, conoscendo in parte le criticità del plesso, decidemmo di candidare al finanziamento Dragonea, anche perché la frazione più popolosa e quella in cui ancora avevamo un buon numero di iscritti. cosa che purtroppo sta regredendo anche li, l’anno prossimo, parlando con il dirigente scolastico, riusciremo a fare a malapena tre classi, Vietri, comunque riesce ancora a mantenere vari plessi aperti, altri paesi della costa o “mai da amai, hanno unificato le varie sedi in una sola ed ancor meno riescono a costituire le classi per le medie, ma questo è un problema di altro carattere, che forse in questo caso non va affrontato. Tornando al finanziamento, siamo entrati in graduatoria ed è stato finanziato, abbiamo fatto la gara di appalto e a gennaio 2020 sono partiti i lavori di messa in sicurezza.
I lavori bloccati
Il lavoro – prosegue De Simone – consisteva in un rafforzamento del plesso per dare la possibilità di renderlo antisismico, quindi andava affrontato dalle fondamenta. La vera sorpresa è stata trovare le colonne portanti, fatte in cemento armato agli inizi degli anni sessanta, completamente usurate e “mangiate” quasi dimezzate ed alcune ad un quarto di quello che dovevano essere, quindi, oltre al fermo di quasi sei mesi dovuti al covid, si sono registrati disagi e aumento dei tempi di lavoro, per mettere in sicurezza l’edificio, in molti casi dovendo rifare quasi d’accapo, senza poterlo abbattere, cosa non consentita dal PUT, l’edificio.
Si allungano i tempi
In questi giorni si è registrato un malumore ulteriore da parte dei cittadini della frazione alla notizia di un ulteriore aumento dei tempi, dovuto ad un ennesimo imprevisto dovuto alla consistenza del tetto, anche qui va fatto un ulteriore intervento, non previsto nel progetto, per mettere in sicurezza il tutto. La situazione che è stata riscontrata in copertura non poteva essere conosciuta durante la progettazione in quanto erano in corso le lezioni e non si poteva sgomberare l’edificio prima dell’inizio dei lavori. L’intervento è oltre che di adeguamento sismico anche di efficientamento energetico, per un maggiore comfort termoigrometrico e maggiore sicurezza antisismica. Abbiamo avuto un incontro con la ditta, il nuovo direttore dei lavori ed il RUP, per capire cosa stesse accadendo e quale era la soluzione da farsi per proseguire i lavori, varie sono state le ipotesi presentate, martedì avverrà un ulteriore incontro di tipo tecnico per decidere il da farsi, l’ordine categorico dell’amministrazione è stato quello di consegnare i lavori entro l’anno corrente per dare la possibilità ai ragazzi di tornare alla propria scuola, ovviamente garantendo la sicurezza dell’edificio.
Riaprire la scuola in sicurezza
Ovviamente, credo, che per tutti noi la cosa importante è riaprire la scuola ma farlo in modo definitivo e con la garanzia che la scuola sia sicura – aggiunge ancora Giovanni De Simone – e che non avvenga nulla di rischioso per i nostri figli, cosa che realmente abbiamo rischiato negli anni precedenti, basta vedere le foto del prima e dopo l’intervento, rischiando la vita dei giovani, per questo sono convinto, che anche se ci sono critiche per i tempi di lavoro è un intervento che andava fatto e che si deve concludere dando la garanzia di non avere alcun tipo di problema, quindi i genitori devono essere certi che quello che si sta facendo è per il bene di tutti – conclude il sindaco di Vietri.