Villa Marittima Romana di Minori: interviene il Comune. Reale amareggiato “Imbarazzante silenzio”
Dopo l’appello del Sindaco a Franceschini, l’Amministrazione ha provveduto a diserbare tutto il plesso archeologico ed a ripulire la vasca della Villa Marittima Romana
La Villa Marittima Romana di Minori: interviene il Comune. L’antica Villa Romana della cittadina della Costiera amalfitana ancora chiusa, vicenda assurda, anche se abbiamo detto giustamente che il modello Positano, dove il Comune è intervenuto direttamente , è da imitare. In pratica bisogna far da soli visto che le istituzioni sovraordinate non fanno nulla, e neanche questo è giusto e concepibile. Questo è un danno a tutta la Costa d’ Amalfi e la Campania .
Dopo l’appello dei giorni scorsi in cui il Primo Cittadino dichiarava che da tre anni si attende inutilmente l’apertura del cantiere, ecco la dichiarazione degli interventi sul sito archeologico da parte Amministrazione di Minori.
Cari concittadini, come annunciato il Comune di Minori ha onorato ancora una volta l’impegno a diserbare tutto il plesso archeologico ed a ripulire la vasca della Villa Marittima Romana. I lavori si sono svolti con ditte specializzate nei giorni di martedì e mercoledì. Questo servizio viene attuato almeno 5/6 volte all’anno dal Comune in spirito di collaborazione istituzionale perché, a prescindere dalla proprietà e dalla gestione della Villa che non afferiscono al Comune, è forte in tutti noi il legame di appartenenza verso un bene che rappresenta una parte delle origini e della storia di ciascuno, e che in nessun modo potrà esserci strappato dal cuore. La mia amarezza è acuita dalla constatazione che, dopo aver lanciato un appello al Ministro, alla Sovrintendente e al Segretariato Regionale, nessun riscontro è ancora pervenuto. Un imbarazzante silenzio da parte di chi dovrebbe tutelare i beni culturali e perciò rendere le dovute spiegazioni sul finanziamento di 5 milioni conquistato ormai da tre anni. Il nostro impegno continuerà senza risparmio né di tempo né di energie per difendere un legittimo e improcrastinabile interesse collettivo: la ristrutturazione e il restauro conservativo del più importante cimelio archeologico della Costa d’Amalfi. Con la consueta ottica collaborativa, scriveremo ancora nei prossimi giorni ai diretti interessati, sperando di ricevere notizie certe e finalmente un cronoprogramma dei lavori da attuare. Informeremo la cittadinanza di tutte le nostre interlocuzioni e degli sviluppi del caso, perché va rispettato il comune sentimento di tutela verso il nostro patrimonio storico-culturale e perché, se c’è una giusta battaglia da combattere, essa va combattuta da tutti.
Il Sindaco
Andrea Reale
Minori è in condizioni di incuria e degrado. I resti del sito risalente al I secolo d.C. si presentano con una assenza di manutenzione: erba alta, acqua paludosa nelle vasche e i mosaici danneggiati. Ieri era stata annunciata come giornata di apertura straordinaria e gratuita del sito, anche se in realtè la villa è aperta tutti giorni con ingresso gratuito seppure in condizioni non buone, nonostante il 28 maggio 2019 fosse stato annunciato lo stanziamento, da parte del Ministero della Cultura, di un finanziamento pari a 4,9 milioni di euro per il restauro del monumento e dell’annesso Antiquarium.
Il ruolo del Comune
Il 23 aprile 2020 il Comune di Minori aveva ricevuto nota dell’allora Mibact con cui si comunicava la predisposizione del disciplinare d’obbligo relativo al progetto per il restauro dell’antico complesso monumentale. “Sono tredici anni che il Comune di Minori, pur non essendo proprietario della villa, provvede al diserbo e alla pulitura delle vasche – dice all’Agi il sindaco di Minori Andrea Reale – domani provvederemo nuovamente. Sto contattando la direzione della Sovrintendenza e di Salerno e il direttore regionale per chiedere conto e ragione dei 5 milioni di finanziamento che ho contribuito a far assegnare per il restauro della villa. Oggi non conosciamo lo stato del progetto nè come si procederà'” “Altra cosa anomala – aggiunge Reale – è che dallo scorso primo gennaio la villa e’ passata sotto la direzione regionale dei Musei della Campania senza che il primo cittadino venisse avvisato. Insieme all’amministrazione comunale e alla comunità difenderemo la nostra più grande entità culturale. E’ un delitto non intervenire per salvare mosaici e affreschi di questo sito straordinario del I secolo che risulta ancora integro. Oggi mi sento fallito nell’intimo. Il mio grido di dolore è indirizzato al ministro Dario Franceschini e alla Soprintendenza affinchè si possano avviare celermente tutti i processi per il restauro conservativo della Villa Romana nel solco della collaborazione istituzionale”.
La risposta della Soprintendenza attraverso la dottoressa Silvia Pacifico
Silvia Pacifico, funzionario responsabile di zona della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici e Culturali delle province di Salerno e Avellino, spiega all’Agi: “A causa della mancanza di fondi il Comune di Minori ci aiuta nella pulizia del sito. Per quanto riguarda il restauro conservativo, la stazione appaltante non e’ la Soprintendenza ma il Segretariato regionale con sede a Castel Dell’Ovo a Napoli, impegnato nell’iter procedurale. Stanno lavorando con carenza di risorse umane. Noi abbiamo elaborato progetti e saggi preliminari per la definizione del progetto esecutivo. L’elaborazione è stata fatta, ora si attende la definizione delle procedure e i bandi di gara. Attendiamo anche noi”. Pacifico confermato che “quando sarà definita la procedura, la Villa Romana di Minori passerà alla direzione regionale dei Musei della Campania, altra articolazione del Ministero sul territorio, come per la Certosa di Padula e le aree archeologiche di Mirabella e Atripalda”