Costiera amalfitana, l’estate dei cafoni. Chi si spoglia nudo a Maiori e gli autisti dei bus a Ravello con la sdraio in strada. Ma è anche colpa nostra

26 giugno 2022 | 20:15
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Costiera amalfitana, l’estate dei cafoni. Chi si spoglia nudo a Maiori e gli autisti dei bus a Ravello con la sdraio in strada. Ma è anche colpa nostra

Costiera amalfitana, l’estate dei cafoni. Chi si spoglia nudo a Maiori e gli autisti dei bus a Ravello con la sdraio in strada. Proprio oggi che il Corriere del Mezzogiorno , inserto del Corriere della Sera, la storica e importante testata giornalistica italiana, ha parlato delle “favelas” nella spiaggia di Erchie sul web escono a raffica foto e video di persone che si spogliano nudi per cambiarsi il costume sul lungomare a Maiori, o bivaccano sulle aiuole destinate ai cani,  insomma Maiori, e non  lo diciamo noi, sembra davvero allo sbando. Nella prestigiosa Ravello , presa pure essa d’assalto , trovi gli autisti che si sistemano con la sdraio a prendere il sole in strada. Episodi più rari ad Amalfi, Praiano e Positano, ma comunque anche qui non mancano. Ma attenzione il “cafone” per noi non si distingue dal censo o dalle origini, non ci importa se è ricco o povero, se è americano o napoletano, il cafone è chi non rispetta i costumi e la dignità del luogo in cui si trova ed è questo il punto, ci vuole chi faccia rispettare la decenza, senza voler fare i moralisti, almeno quando si superano certi limiti. Ma la Divina a volte sembra terra di nessuno, poi di notte non ne parliamo, fra risse e ubriachi siamo alla sbando dovuto al caldo, al post pandemia, all’overtourism, ma anche alla  mancanza di rispetto e di chi dovrebbe far rispettare le regole. Gli autisti non ce la sentiamo di condannarli,  anche se capiamo chi critica questo comportamento , ma bisognerebbe che i sindacati si facessero sentire, possibile che debbano lavorare in queste condizioni? Non possono essere in due e fare a turni, magari uno riposa al bar o al fresco e l’altro aspetta al bus?  Stendiamo un velo pietoso sull’amministrazione , ricordiamo i beni tempi di De Masi e Amalfitano o Di Martino, cose del genere sarebbero state inaccettabili per la Ravello che abbiamo conosciuto. Per quanto riguarda gli autisti, sono lavoratori che non ci sentiamo di condannare. Non sono casi isolati invece i cafoni del mare, ma sono cafoni cafoni o è anche colpa nostra?

Bisogna anche riflettere sulla mancanza di servizi adeguati, spogliatoi e docce pubbliche ( che per esempio ci sono a Cetara ) , insomma , fermo restando che è indecente una scena del genere, bisogna chiedersi, come sta dicendo da mesi Positanonews, se in una bottiglia di un litro possiamo farci entrare due litri.  Ricordiamo il buon don Raffaele Talamo quando ci diceva delle persone che mangiavano i panini sul sagrato della chiesa, gli ospiti se non puoi accoglierli non devi farli venire, se vengono non puoi cacciarli . Cioè arriva troppa gente , e siamo noi che la facciamo venire non ponendo limiti via terra e via mare,  e con la massa il caos è assicurato, se la massa non puoi accoglierla, e neanche controllarla, non dovresti farla arrivare. Quindi facciamo anche mea culpa .