Imperdibile: venerdi 24 giugno a Piano di Sorrento arriva la magia di Awen

24 giugno 2022 | 07:47
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Imperdibile: venerdi 24 giugno a Piano di Sorrento arriva la magia di Awen

Venerdi 24 giugno 2022 alle 20,30 sulla Terrazza di Villa Fondi a Piano di Sorrento sarà presentato da Le Muse Entertainment con la moderazione del dottor Carlo Alfaro il romanzo AWEN di Monica Zunica.
“Awen. Il confine” è il primo capitolo di una trilogia fantasy tutta italiana.
Come scrive Maurizio De Giovanni nella sua prefazione, si tratta di un testo di assoluta originalità: “qualcosa di profondamente diverso da tutto quello che avete letto nella vostra vita”.
La prima particolarità è che è l’unico romanzo fantasy italiano in cui la storia non è ambientata in USA o in un paese immaginario bensì in una realtà italiana reale e riconoscibile, descritta assieme a un universo parallelo che vive in un’atmosfera magica. L’ambientazione si snoda infatti tra le montagne del Molise (Monte di Mezzo), in un mondo immaginario (le Terre dell’Awen) e nella Napoli del 1595.
Un’altra novità assoluta è che i personaggi sono in parte frutto della fantasia dell’autrice, in parte figure storiche realmente esistite, in parte provenienti dalla letteratura: da L’Iguana di Anna Maria Ortese, Il segreto del Bosco Vecchio di Dino Buzzati, Leggende napoletane di Matilde Serao, Annali di Tacito, La pietra lunare di Tommaso Landolfi, e infine figure della tradizione narrativa celtica presenti nella Storia di Taliesin, leggenda gallese, trascritta nella metà del XVI secolo da Elis Gruffydd. E’ come se nel libro, prodigiosamente, i miti celtici si fondessero con la grande cultura italiana e tanti universi narrativi si unissero assieme per la prima volta nella storia della letteratura.
Ne risulta un racconto unico e speciale, che Maurizio De Giovanni non a caso definisce “articolato, visionario e vertiginoso”.
Il nucleo della narrazione è che i personaggi hanno l’opportunità di modificare il proprio destino grazie a un potere misterioso: l’Awen.
Attorno a questo potere si svolge l’eterna lotta tra il Bene e il Male. In ogni personaggio esiste un lato buono e uno cattivo che rende la lotta tra il bene e il male intrinseca anche al loro animo. Il male si insinua infatti sottilmente nelle menti dei personaggi e cerca di dominarle. Dice Diana: “Niente e nessuno è fatto di sola luce o di sola ombra, di solo bene o di solo male. Le due facce della stessa moneta albergano nell’anima di tutti noi. Tutto ciò a cui potete ambire è l’equilibrio. C’è chi lo trova, chi lo ignora, chi sprofonda nella follia e chi, come me, sceglie di spezzarlo.”
Altri temi sono l’amore in tutte le sue forme, l’importanza dell’empatia nel relazionarsi agli altri, la forza della Natura che va sempre rispettata.
L’idea della storia nasce dalla leggenda di Taliesin, recuperata dalla scrittrice che è un’importante studiosa della cultura celtica. La civiltà celtica si sviluppò nei primi secoli dopo Cristo nella selvaggia Britannia. Tramandata oralmente da tempi antichissimi, la storia è stata trascritta per la prima volta nella Historia Brittonum di Nennio nel 796 d.C., e nel 1500 dallo storico Gildas di Rhuys. La leggenda racconta la storia di Taliesin (534/599 c.a), capo bardo di Britannia e il più antico poeta gallese di cui si conoscono le opere.
Di questa leggenda la trilogia Awen racconta un immaginario prosieguo.
Awen è un’antica parola gallese che vuol dire “soffio”. Veniva usata per indicare l’ispirazione poetica che donava agli antichi bardi una sapienza profetica. Più in generale, nella tradizione celtica, rappresenta il potere primordiale dell’esistenza e il flusso vitale della creatività in ogni suo aspetto, ed è rappresentato da un albero. Dall’emanazione dell’Awen sono nate le prime creature viventi: gli Alberi primordiali. Gli Alberi primordiali hanno poi dato vita ai Galham che a loro volta, gestendo l’energia dell’Awen, hanno dato vita (attraverso una sorta di immaginazione poetica) a tutte le creature che popolano questo mondo, compreso gli uomini.
Il simbolo dell’Awen /│\ rappresenta l’inizio della vita. I tre segni corrispondono a lettere primordiali dalle quali derivano tutti gli alfabeti ed esprimono: amore, conoscenza e verità.
Awen è anche un canto che aprirà la presentazione in una coinvolgente coreografia a Villa Fondi.
Monica Zunica è nata a Napoli nel 1972. Ha pubblicato romanzi e racconti, è stata collaboratrice di Repubblica Napoli, ha lavorato come ufficio stampa per diverse realtà culturali e ha partecipato alla fondazione della nuova rivista Sud. Nel 2010 ha lasciato Napoli per vivere con la propria famiglia in una casa immersa tra i boschi del Molise. Attualmente, con il marito Enrico e i figli Carlo e Ginevra, si occupa di eventi culturali per la propria associazione L’Iperico e si dedica alla rievocazione storica dei popoli celtici e sannitici. Da lungo tempo è un membro dell’Obod (Ordine dei Bardi, Ovati e Druidi). Come Druida o Bandrui ha approfondito in particolare lo studio degli Ogham, come filosofia di vita, spiritualità e pratica divinatoria. È una celebrante dell’Obod, con particolare attenzione al rito nuziale druidico. Ospita e organizza con altri membri dell’Obod un incontro annuale dedicato al rapporto tra spiritualità e natura. Ama il genere fantastico e cura da diversi anni l’aperitivo letterario del Fantasy Day, il più grande festival del Sud Italia dedicato al genere. Il Fantastico per lei non è solo un genere letterario, ma la voce poetica di un sogno antico e ancora oggi necessario.