Lettera al SINDACO DI AMALFI, DANIELE MILANO

21 giugno 2022 | 22:54
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Lettera al SINDACO DI AMALFI, DANIELE MILANO

Caro Daniele Milano, sindaco di Amalfi, io, come tanti conterranei, ti stimo tant’è che ho lanciato l’idea (non male penso) del Comune Unico Intercostiero a conduzione amalfitana, a conduzione Milano, con annessi e connessi. La tua intraprendenza, pari a quella del sindaco di un Comune minore, di nome Minori, è encomiabile. Ma questa volta sei scivolato in errore nel programmare le linee guida del turismo costiero e della sua gestione (gestire il turismo– dici– e non essere condizionato) : hai tentato di salvare Amalfi, centro dell’ “ammassamento quotidiano” turistico. Però hai finito per inguaiare maggiormente i Centri contigui. Se Amalfi, come dici, ha perso qualche milione per il mancato incasso della sosta o della fermata o dello sbarco dei pullmnan turistici, hai reso invivibile Minori per alcune ore del giorno (borgo che è già caotico, rumoroso, incontrollato da sè)
I bus che tu allontani da Amalfi facendoli proseguire per Maiori, devono per forza attraversare Minori per un considerevole tratto di strada, vuoti e con gli autisti “incazzati” (immagina chi vive su quella strada o chi vi opera, vi lavora) provocando quel serpentone di lamiere cocenti, strombazzanti, puzzolenti, pericolose nel tratto che va da Torre Paradiso alla fine di via Roma incrociando sul percorso un semaforo che salva e danneggia.
Noi siamo (inutile negarlo) grati ad Amalfi grazie al suo nome ed al richiamo , al fascino mondiuale che significa “LAVORO PER TUTTI” ma spesso la malediciamo (non io che ho sposato una bella rappresentante)
Non volermene. Fai come Reale che accetta le mie critiche, spesso costruttive, incassa e SEMPRE AMICI.
ti saluto