Montepertuso, la devozione alla Madonna delle Grazie simbolo di luglio del calendario di Positanonews
Nel calendario 2022 di Positanonews, il mese di luglio è dedicato alla devozione verso la Madonna delle Grazie, che si vive in special modo nella popolosa frazione di Montepertuso. E’ l’appuntamento più sentito da parte degli abitanti, sopratutto quest’anno con il ritorno all ‘normalità’ dopo i due anni di pandemia. Le leggenda di Montepertuso, del suo monte bucato, è nota a tutti , il ‘duello’ tra il diavolo e la Madonna, tra il male ed il bene, il diavolo che non riesce a forare la montagna mentre la Madonna con il suo dito indice lo perfora da parte a parte, come per indicare quale devoveva essere la ‘sua’ casa, infatti in direzione esatta del ‘buco di Montepertuso’ sorge la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Anche per i positanesi diciamo ‘del centro’ la festa di Montepertuso, diciamolo a modo nostro : à fest’ rò roie è luglio è uno degli appuntamenti più attesi dell’anno, e molti accorrono sulla frazione già dal giorno della vigilia, quando non vi era ancora la strada rotabile, si usava la scala del ‘craro’. Non posso dimenticare quello che mi raccontava mia mamma che pur essendo incinta di 6 mesi, negli anni ’60 saliva e scendeva a piedi per le scale, pur di andare a far visita alla Madonna di Montepertuso. Forse perchè la statua lignea, opera napoletana del ‘700, rappresenta in un certo senso le mamme che allattano i bimbi piccoli, essendo rappresentata con un seno scoperto, un evento piuttosto raro per l’epoca, un’altra statua simile, ma con il seno coperto, è conservata nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie nel quartiere Chiesa Nuova , e le due statue, le due Madonne, vengono considerate ‘sorelle’. Ritornando al calendario, con queste premesse non si poteva fare a meno di dedicare il mese di luglio alla devozione della Madonna di Montepertuso, cosi ben rappresentata dalle foto di Raffaele Di Martino, il VEP, quindi non resta che augurare nà bella fest’ rò roie è luglio a tutt’ quant’.
A n’Tunuccio, a Michele, a Salvatore, a Sansone, a tutti i masti di festa che ora si godono la Madonna da vicino.