Piano di Sorrento, l’Arciconfraternita Morte e Orazione scende in campo per rivendicare lo “Ius Patronatus” segui la diretta

Piano di Sorrento. Dopo la notizia del trasferimento di Don Pasquale Irolla si torna a parlare dello Ius Patronatus, ovvero il diritto dei fedeli di alcune parrocchie ad eleggere il proprio parroco. Un diritto che da troppo tempo viene negato e che ora è giusto e doveroso rivendicare. Sul punto interviene Michele Gargiulo, Priore dell’Arciconfraternita Morte e Orazione che sta organizzando un incontro sull’argomento che si svolgerà l’ultima settimana di giugno nella Basilica di San Michele Arcangelo: «Il Diritto di Patronato, quello che semplicemente noi spesso liquidiamo come il diritto della del popolo carottese di eleggere il proprio parroco, ha invece una grande storia alle spalle di devozione e di fede e in particolar modo di un popolo che è stato vicino per secoli alla propria comunità, alla propria alla propria chiesa. Perché parlare di Diritto di Patronato? Alla vigilia del mio secondo mandato, il Governo dell’Arciconfraternita fissò come appuntamento quello di rivendicare tra le tante cose questo diritto, che era un diritto anche che passava in maniera forte per la storia della nostra Arciconfraternita, a cui la nostra Arciconfraternita aveva contribuito in maniera importante.
E’ attuale questo diritto? E’ giusto ribadirlo? E’ giusto chiedere il rispetto di questa tradizione che porta il suo fondamento nelle fasi iniziali della nostra comunità parrocchiale?
Il 4 febbraio 2018 dall’altare, tra le linee programmatiche, parlavamo proprio di questo, del fatto di voler rivendicare il Diritto di Patronato.
Vi aspetto perciò l’ultima settimana (la data la definiremo) nella Basilica di San Michele Arcangelo per parlare di questo diritto, per cercare l’aiuto di tutti, per far capire perché oggi nel 2022 il Diritto di Patrona è ancora importante culturalmente, storicamente e in particolar modo come partecipazione alla fede del nostro popolo carottese».

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