San Pietro a Crapolla. Pellegrinaggio e festa 2022
LA PARROCCHIA S. TOMMASO APOSTOLO A TORCA, in occasione della Solennità di SAN PIETRO aCRAPOLLA, organizza per 29 GIUGNO 2022, alle ORE 6.00 un PELLEGRINAGGIO CON PARTENZA DALLA CHIESA PARROCCHIALE FINO ALLA CAPPELLA DI SAN PIETRO A CRAPOLLA
ORE 7.00 CELEBRAZIONE EUCARISTICA AL TERMINE MOMENTO DI CONVIVIALI.
Un tempo e fino a prima del covid, da Marina del Cantone, all’alba partivano una serie di barche che portavano i pellegrini a Crapolla. Oggi , purtroppo, pur essendoci numerosi fittabarche, nessuno va a Crapolla. Noi della redazione di Positanonews che volevamo seguire via mare questo speciale pellegrinaggio, non abbiamo trovato, anche a pagamento, nessuna imbarcazione che mantenesse questa tradizione. I tempi cambiano e lo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, non ci rimane che vivere emozionanti momenti di spiritualità nella rappresentazione teatrale che ci restituisce il :
REPERTORIO INCOM
data: luglio 1950 durata: 00:04:00 colore: b/n sonoro: muto codice filmato: RI0003702
foto Gaetano Starace
SAN PIETRO A CRAPOLLA 29 GIUGNO. La tradizionale processione di barche con il rito della sacra rappresentazione messa in scena dai pescatori di Torca nelle immagini di un rarissimo documentario dell’Istituto Luce del 1952/53
(da libro ‘SorrentoMovies, il cinema in Costiera’ Ed. La Conchiglia 2012) dal post di Antonino De Angelis
Dal post di Gianluigi Persico. 29 giugno e sono le 7 del mattino: il sole si affaccia con i suoi raggi estivi dietro la Torre di Crapolla, lambisce la costa, il monte, la pietra levigata dal vento e dalla salsedine. Comincia la celebrazione nel giorno di San Pietro, oggi come ieri: il pellegrinaggio a piedi dal borgo di Torca seguendo il vecchio sentiero, piccoli e grandi, anziani con bastoni di fortuna, in un rito che si tramanda immutato, come un appuntamento al quale non si può mancare, al riparo da reti wifi e tecnologie.
In questo fiordo meraviglioso della penisola Sorrentina sul golfo di Salerno la leggenda racconta dell’arrivo dell’apostolo Pietro in navigazione sotto-costa verso Pozzuoli, il grande porto di Roma. Tutta la nostra terra, infatti, ricorda questo “passaggio” in diversi luoghi di culto e nella toponomastica, dai colli di San Pietro, ad una croce in tufo a via Bagnulo a Piano, alla chiesetta di san Pietro a Mele alle porte di Sorrento, fino a Marina Grande.
Luogo di eremo di monaci basiliani in fuga durante il periodo iconoclasta, grotte e luoghi poco accessibili e solitari, fu qui che intorno al 1100 viene a sorgere un’abbazia benedettina, di pertinenza di quella di Montecassino.
È verso Oriente che per secoli la preghiera mattutina dei monaci è stata lambita dallo stesso sole che entrava dai lucernari dell’abside della vecchia chiesa a tre navate, interamente affrescata, e di cui si intravedono alcuni resti, insieme al suono della risacca del mare.
Solo nel 1949 la generosità delle famiglie emigrate lontano verso le Americhe volle riedificare una piccola chiesetta dedicata a San Pietro, la cui campana segna il passaggio del tempo, in un rito che dice radici, appartenenza, identità…e, nel più profondo, la voglia di affidarsi all’Apostolo che, fra slanci e rinnegamenti, alla fine di ogni cosa è riuscito ad imitare il suo Maestro fino in fondo. E che forse, lo scorcio di bellezza di Crapolla e della nostra costa, gli hanno resto il viaggio verso il martirio meno amaro!