Covid, De Luca: “Il problema sta diventando serio. Oggi 10 mila positivi, un anno fa 120”

Covid, De Luca: “Il problema sta diventando serio. Oggi 10 mila positivi, un anno fa 120”. Anche oggi, come oramai usuale dall’inizio della pandemia, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la diretta Facebook ha fatto il punto della situazione sulla risalita dei contagi dovuta al diffondersi delle nuove varianti Omicron, sui provvedimenti assunti dalla Regione per le imprese ed i cittadini e sugli altri importanti fatti della settimana.
“Il problema sta diventando serio – ha esordito il governatore campano -. Abbiamo moltissime persone senza sintomi ma positive, che circolano tranquillamente. Da fine estate dovremo fare i conti con un dato che sarà molto più ampio. Quindi, anche se la ricaduta sanitaria è minore, rischiamo di avere un aumento dei ricoveri in terapia intensiva. È assolutamente necessario fare la quarta dose nelle residenze sanitarie assistite e per gli over 70. Questo perché l’attuale vaccino è efficace anche nei confronti delle varianti maledettamente aggressive che stanno circolando”.
“In alcune realtà ospedaliere vi è già il cento per cento di occupazione di posti letto Covid: al Cotugno, al Cardarelli, all’ospedale di Caserta e di Nola. Vuol dire che dobbiamo ridefinire il piano Covid per la nostra sanità già nelle prossime ore”, ha continuato.
“A breve – ha spiegato De Luca – faremo una riunione con tutti i direttori generali delle Asl del territorio per predisporre tutte gli interventi necessari, compreso il massiccio utilizzo di farmaci antivirali, per rispondere all’aumento dei contagi. Ogni struttura deve essere pronta a misure straordinarie. È evidente che tutto ciò crea problemi a chi ha patologie diverse dal Covid, ma non abbiamo alternative. Ci vuole rigore ed organizzazione da subito”.
“Il governo nazionale non ha provveduto a rifinanziare i medici, gli infermieri delle Usca, abbiamo dovuto fare noi come Campania una proroga a carico della Regione fino al 31 agosto per non mandare a casa i dipendenti. Sono cose vergognose. È come se noi il ministero della Salute non lo avessimo. Sembrano in confusione totale. Ancora oggi non è stato ancora definito l’obbligo dell’uso delle mascherine negli uffici pubblici. Abbiamo la sensazione di navigare a vista. Nel frattempo il governo e il ministero della Salute non hanno ancora deciso il riparto del Fondo sanitario nazionale per quest’anno. Siamo a luglio e il riparto ancora non c’è. Roma non esiste semplicemente”, ha concluso.