Minori , la processione ed i fuochi di Santa Trofimena

14 luglio 2022 | 00:42
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Oggi, mercoledì 13 luglio 2022, Minori festeggia la sua Santa Patrona e co-protettrice della Diocesi di Amalfi Cava de’ Tirreni, è stata prima di Sant’Andrea la sola protettrice della Costiera Amalfitana, Santa Trofimena rievocando il ritorno delle sacre spoglie a Minori dopo il ratto di Sicardo con tanto di banda, processione e fuochi d’artificio .  Il culto per questa Santa è profondamente radicato ed immensa è la fede che tutto il popolo minorese le tributa.
Le reliquie del corpo della Santa sono tuttora custodite nella Cripta della Basilica a Lei dedicata.
Santa Trofimena, oriunda di Patti (Messina), venne martirizzata sotto il tirannico dominio e le persecuzioni di Diocleziano e Massimiliano nell’anno 304.
La tradizione agiografica la presenta come figlia di un nobile che voleva sposarla ad un suo pari e, non riuscendo nell’intento, la ferì mortalmente.
Il corpo della Santa fu rinvenuto sulla spiaggia di Minori in un’urna di marmo da una donna che stava sciorinando il suo bucato alla foce del fiume Reghinna Minor.
Aveva appena battuto i panni sul marmo, quando le sue braccia si irrigidirono; spaventata, chiese aiuto.
Saputo l’accaduto accorsero sacerdoti amalfitani e napoletani e il Vescovo perché si pensò subito a qualcosa di soprannaturale.
Ci si accorse poi che sull’urna erano incisi dei versi che narravano la vita, la fuga e la morte della Santa. Si pensò così di trasportare l’urna nella Chiesa, ma la forza delle braccia di tanti uomini e sacerdoti non fu sufficiente né a sollevarla, né a smuoverla.
“Ispirato da Dio il Vescovo Pietro comandò che condotte si fossero due vergini giovenche non ancora toccate dal giogo. Appena le giovenche furono adattate l’urna si smosse, con tanta velocità, che sembrava piuttosto le giovenche esser tirate dal tumulo, che il tumulo dalle giovenche”.
Ecco perché nel simulacro di Santa Trofimena sono rappresentate due bianche giovenche!
Una seconda traslazione del corpo della Santa si ebbe nell’838 sotto Sicardo, Principe di Benevento, che mirava a far più potente la sua Chiesa rubando reliquie e spoglie di Santi.
Preoccupato il Vescovo di Amalfi decise di trasportare il corpo della Martire nella propria Chiesa cattedrale per metterlo al sicuro.
La terza traslazione delle sacre reliquie avvenne da Amalfi a Benevento e poi, una quarta da Benevento a Minori per intercessione di Orso, vescovo di Benevento, e di Pietro II, vescovo di Amalfi.

(foto e video di  Valeria Civale )