Minori, sospesi i lavori alla Fontana dei Leoni, Mormile: “L’approssimazione e l’arroganza l’hanno fatta da padrone”
Minori, sospesi i lavori alla Fontana dei Leoni, Mormile: “L’approssimazione e l’arroganza l’hanno fatta da padrone”. Riportiamo di seguito le parole del consigliere di Minori Unita, Fulvio Mormile.
L’approssimazione e l’arroganza con cui è stata gestita questa vicenda portano alla luce gli aspetti caratteristici di questa amministrazione: l’assoluta mancanza di confronto e dialettica da parte del primo cittadino che ancora oggi a 13 anni di mandato non ha ben chiara quale sia la distinzione tra amministrare e possedere, ne parlo con profonda amarezza, rammentando che il mio voto in consiglio comunale fu favorevole al restauro, posi però un interrogativo sulla sua collocazione, ma non perché non avessi una mia preferenza, che non ha importanza, ma in considerazione che sono stato eletto in questo consiglio per rappresentare una voce di minoranza, ma in quel caso chiedevo: Confrontiamoci, lasciamo la parola alla cittadinanza, cerchiamo uno strumento di partecipazione, avete intenzione di modificare un punto di riferimento di tutti, ed è giusto che siano tutti a dire la loro, poi ovviamente toccherà a voi codificarne la volontà collettiva, se lo vorrete. L’altro punto fondamentale fu la richiesta di uno studio per ridisegnare il tutto, per colmare i vuoti che avrebbe lasciato tale opera, lanciando anche una proposta di ridisegnare il lato strada consentendo una migliore proporzione al tutto, e risolvendo in parte il problema dell’attraversamento della SS da parte delle attività prospicienti, insomma un appello a dire pensiamo bene e poi agiamo. Ovviamente le mie osservazioni al momento non vennero prese in considerazione.
Le voci che si sono susseguite sono varie, come mi segnalava un giornalista che mi intervistava, e che forse hanno una loro logicità, che hanno due aspetti entrambi inquietanti, se confermati:
- Che lo spostamento sia finalizzato al progetto della galleria, opera a mio avviso inutile e dannosa e per la quale la cittadinanza si è espressa (ed anche in modo chiaro a differenza del caso di specie)
- L’interesse personale del primo cittadino, che tra sequestri e variazioni cerca di trasformare un sottotetto in una struttura ricettiva, per cui la fontana sotto casa farebbe da scenario privilegiato.
Ma a tutto questo non voglio dare peso.
Ma i motivi che hanno indotto la sovrintendenza a sospendere i lavori gridano vendetta, oltre che confermare quanto asserito i precedenza.
Le opere realizzate non sono conformi al progetto approvato, inoltre sempre con la solita arroganza hanno anche ritenuto superfluo chiedere il parre all’Anas, orbene quanti si sono visti contestare dagli uffici pubblici cose di questa maniera? E quali sono state le conseguenze da subire economiche e morali? Ma può una pubblica amministrazione commettere abusi, ed essere colei che viene a casa nostra a contestarcene, ma questa purtroppo è una prassi consolidata. Ma la cosa che ritengo sia inaccettabile (se confermata) è aver danneggiato un’opera d’arte lasciataci in eredità dai nostri avi e che noi avremmo l’obbligo di restituire ai nostri figli, migliorata e prevenuta e non peggiorata e scassata. Chi aveva l’obbligo di vigilare?
Questo è ancora un altro capitolo, che riguarda il circolo degli incarichi che ha visto 3 diversi ingegneri all’ufficio manutenzione in meno di 8 mesi, ma tutti con un’unica caratteristica obbedire al capo.
Quando la politica incide, non solo sul futuro, ma anche sul passato e sulle radici di un popolo, deve averne il massimo rispetto, e qui io dico che ancora un’altra volta l’approssimazione e l’arroganza la hanno fatta da padrone.