Piano di Sorrento, la Madonna delle Grazie e Piazza Cota: una sosta imprescindibile
Piano di Sorrento. Domenica 3 luglio, dopo due anni di fermo obbligato a causa della pandemia, la processione della Madonna delle Grazie di Marina di Cassano torna a percorrere le strade cittadine. Uno dei momenti più attesi era quello della sosta della statua mariana in Piazza Cota, un momento comunitario ed una benedizione alla città. Quest’anno però, sempre causa Covid, il percorso della processione non prevede alcuna sosta. Ed anche quella in Piazza Cota salterà, come scrive Michele Gargiulo Priore dell’Arciconfraternita Morte e Orazione: «In accordo con l’organizzazione della Processione della Madonna delle Grazie, che si svolgerà domenica 3 luglio e che per quest’anno non prevede soste, si è ritenuto opportuno non allestire il tradizionale altare in Piazza Cota. Questa sofferta decisione è un modo per meglio garantire il passaggio in piazza e cercare, per quanto possibile, di evitare ulteriori occasioni di assembramento».
Sull’argomento interviene Domenico Cinque, da sempre cultore delle tradizioni carottesi, che così scrive: «Leggo ora della triste conferma che quest’anno la Processione della Marina non sosterà in Piazza Cota, triste perché quella sosta, a differenza delle altre che normalmente effettua durante il percorso, ha un significato molto particolare oltre che un’utilità pratica.
L’utilità pratica è il permettere, soprattutto ai più piccoli, di bere un sorso d’acqua e espletare altre esigenze prima di riprendere il cammino e con il caldo previsto sarebbe quanto mai importante. Ma questa è un aspetto secondario seppur importante.
Veniamo ora all’aspetto principale. Qualcuno si è mai chiesto perché tanti carottesi si recano di prima mattina in Piazza Cota ad attendere l’arrivo della Madonna delle Grazie quando potrebbero tranquillamente vedere la processione da casa propria? Io credo che inconsiamente tutti sappiamo una verità che spesso viene taciuta. La vera Patrona di Piano di Sorrento è la Madonna delle Grazie! No, non è una fantasia, è la verità storica. Partiamo dall’inizio. Come tutti purtroppo sappiamo la processione di San Michele viene organizzata ogni 25 anni, ma non fu sempre così e per confermarlo basterebbe sfogliare i libri di foto storiche di Piano. Incuriosito da questa circostanza cercai di informarmi e nel 2008 due appassionati di storia locale, incontrati separatamente, mi riferirono la stessa storia sulla nascita di questa cadenza nelle uscite così lunga. Secondo loro il tutto avrebbe origine non nella notte dei tempi ma agli inizi degli anni ’60. Sembrerebbe che la diocesi all’epoca avesse imposto una sola processione “patronale” per parrocchia da aggiungere al Corpus Domini ed a quelle della settimana santa ed il clero di allora avesse deciso di privilegiare la processione della Madonna delle Grazie di Marina di Cassano in luogo di quella di San Michele concedendo ad essa i privilegi di “processione patronale”.
Quindi la sosta della processione in Piazza Cota non è una delle tante soste del percorso ma è il momento tradizionalmente e storicamente più significativo dell’intero corteo. La sosta nella piazza principale del paese è il momento in cui la Madonna delle Grazie, come patrona di Piano, benedice l’intero territorio, senza quella sosta niente ha senso.
Un altro mistero è il motivo della mancata sosta. Ufficialmente si sostiene che serve ad evitare assembramenti. Orbene la processione in cui la Madonna è salita ai Colli una settimana fa ha effettuato regolarmente la sosta tradizionale sul belvedere, lì il problema assembramento non c’era? Ogni sera si tengono eventi a Villa Fondi, anche lì il problema assembramento non c’è? Perché sono sempre gli eventi legati alla tradizione ad essere discriminati? E poi da chi è partito questo divieto assurdo? Chiunque sia si studi meglio la nostra Storia e le nostre Tradizioni, solo così potrà comprendere a fondo il significato di quei pochi minuti in Piazza Cota così attesi da tutti noi.
Chi può, Sindaco, Assessore alla Cultura, Assessore alle Tradizioni intervenga SUBITO e salvi quei pochi minuti in cui la storia si sposa con la fede e la tradizione, in cui un intero popolo attende di salutare la Madonna delle Grazie nella Piazza simbolo di Piano. Se non è cultura e tradizione quei pochi minuti cosa lo è veramente? Si predisponga anche un semplice tavolino (in piazza i tavolini in questi giorni non mancano) con dei fiori ed un’amplificazione e si permetta la tradizionale benedizione. Grazie anticipatamente a nome di tutti i carottesi per quanto farete».