Sant’Agnello, Rosario Lotito: “Svendita dei beni pubblici…”

26 luglio 2022 | 18:18
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Sant’Agnello, Rosario Lotito: “Svendita dei beni pubblici…”

Sant’Agnello. Rosario Lotito interviene su un argomento molto importante e che gli sta particolarmente a cuore come cittadino, ovvero la svendita dei beni pubblici. Ecco le sue parole diffuse in un video pubblicato sui social: «Il 16 marzo scorso il sindaco di Sant’Agnello ha posto la prima pietra per la costruzione della scuola media ed a saldo per i lavori eseguiti insieme alla sua Giunta ha deciso di cedere quattro appartamenti di proprietà del Comune alla ditta appaltante della costruzione della nuova scuola.
Parliamo di quattro appartamenti che sono presenti nel condominio di Via Monsignor Bonaventura Gargiulo, sono appartamenti di categoria A2 ed ognuno di essi è dotato di posto auto. Uno ha una superficie di 58 mq, due di circa 110 mq ed un altro di 155 mq per un totale di 433 mq di appartamenti, ceduti per 733.666 euro, praticamente circa 1.700 euro a metro quadrato. Stiamo parlando di una valutazione che va molto al di sotto di quelli che sono i valori di mercato. Persino il sito delle Agenzie delle Entrate valuta questa tipologia di immobili, in quell’area, tra 2.750 e 4.200 euro. Non so questi signori come hanno fatto queste valutazioni ma di certo so che loro non venderebbero mai un proprio appartamento a 1.700 euro a metro quadrato. Cosa che invece stanno facendo con le nostre proprietà, con i beni di tutti i cittadini di Sant’Agnello. Non solo il danno a carico di tutti noi ma anche la beffa a carico di quelle famiglie che occupano quegli appartamenti, cittadini che non hanno la possibilità di acquistare casa anche con valutazioni così basse. E cosa accadrà quando a queste famiglie scadranno i contratti di fitto? Ed a quanto l’imprenditore rivenderà questi immobili? Di certo li venderà per quelle che sono le reali valutazioni di mercato.
Un amministratore deve fare in modo di far accrescere il patrimonio pubblico e comunale, non farlo diminuire. E per questo che sono contrario alla vendita dei beni pubblici
Insomma nonostante gli attivi di bilancio, il Comune si disfa definitivamente di una parte del suo patrimonio immobiliare, dunque delle nostre abitazioni, le case (un bene della  collettività), rinuncia alle rendite da fabbricati e svende a  chi? Ad un’azienda privata. Incredibile.
Politicamente credo sia una scelta scellerata.
Davanti al notevole fabbisogno di prime case da parte di tante famiglie santanellesi che non sono in grado di ricorrere al mercato privato, il comune cosa fa? Decide di trasferire i suoi immobili ad una ditta appaltatrice privata la quale, per definizione d’impresa, ha un solo scopo: il lucro. Il tutto a prezzi ridicoli.
L’esigenza economica non dovrebbe coinvolgere un settore strategico come quello del patrimonio pubblico, settore nel quale vanno riversati e non attinti soldi. La priorità dovrebbe essere valorizzare, migliorare e rendere fruibili quei luoghi a chi ne ha reale bisogno.
Quale interesse pubblico deve prevalere?
La necessità di garantire il diritto di abitazione o quella di creare risorse economiche per fare opere pubbliche di facciata, peraltro non rispondenti neppure ai più moderni canoni? Voglio credere che il Comune sia solo privo della cultura adeguata».