Fermi tutti, questa non è un’esercitazione: è il Partito Sintetico!

6 agosto 2022 | 13:54
Share0
Fermi tutti, questa non è un’esercitazione: è il Partito Sintetico!

C’è un avatar che si aggira per l’Europa, uno che guida le scelte della politica mediante un’intelligenza artificiale, programmata in modo tale da elaborare un programma, di cui un terzo è protesta, un terzo proposta ed un terzo provocazione.

Non si tratta del triler di un film di fantapolitica, ma del primo “Partito Sintetico”, che ha preso vita a maggio in Danimarca, ad opera di un collettivo politico-artistico, che punta innanzitutto agli astensionisti, cioè a quel 15% di cittadini, che vedendosi privati di un’adeguata rappresentanza politica, hanno rinunciato da tempo al voto.

“Analizzando tutti i programmi dei partiti danesi dal 1970 in poi, l’intelligenza artificiale ha ideato un programma che si ritiene possa rappresentare le visioni politiche della persona comune”, ha spiegato Asker Bryld Staunaes, uno dei membri del collettivo.

Tra le proposte del partito c’è anche l’introduzione di un reddito di base universale, di 100mila corone al mese, oltre il doppio dello stipendio medio danese.

Sostiene inoltre l’aggiunta di un diciottesimo obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che consentirebbe ad “umani e algoritmi di coesistere in modo più diretto di adesso”, ha affermato l’artista tra i promotori.

Il Partito Sintetico non sarebbe affatto una “boutade” quindi, come non lo è stato nelle intenzioni, il Movimento Cinque Stelle agli esordi in Italia.

Certamente si tratta di una risposta abbastanza estrema, che incute anche del timore all’impatto, ma che allo stesso tempo, con la sua dose di satira, potrebbe essere in grado accattivarsi le simpatie di molti elettori delusi.

Comunque la si pensi in merito, questa notizia è emblematica della svolta epocale che si sta delineando, giunti quasi al traguardo del primo quarto di questo nuovo secolo, in cui la tecnologia rappresenta il fondamento.

Politici avvisati, mezzi salvati!