Le interviste di Luigi De Rosa |
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Intervista al soprano Anna Corvino ospite del concerto di Gianmarco Volpe e Luca Petrosino tenutosi a Sorrento

8 agosto 2022 | 18:07

Sorrento (NA) Sabato 6 agosto all’interno di Villa Fiorentino si è tenuto il concerto del duo “La Volpe e Luca”, al secolo Gianmarco Volpe e Luca Petrosino, acclamati maestri rispettivamente di chitarra classica e mandolino, che ha visto la partecipazione del Soprano Anna Corvino. Il concerto che ha alternato momenti vocali ad altri squisitamente strumentali è stata occasione di confronto con la bellezza e la poliedricità di uno strumento a corda tra i più amati da noi campani: il mandolino, che ha “raccontato” grazie al talento di Luca Petrosino con l’ausilio prezioso della chitarra di Gianmarco Volpe, una breve ma intensa storia dell’evoluzione della musica dal Barocco al Jazz. Lo spettacolo che ha registrato un’ottima partecipazione di pubblico si è rivelato un progetto musicale elegante e colto degno della cornice raffinata rappresentata dall’architettura neoclassica e dallo splendido agrumeto di Villa Fazzoletti, il salotto buono della Città di Sorrento. Lo spettacolo rientra in quelli offerti dal Comune di Sorrento, Fondazione Sorrento nella rassegna “Incontriamoci in Villa” con la direzione artistica di Antonino Giammarino. Quella che segue è l’intervista che mi ha gentilmente concesso il soprano lirico Anna Corvino già alunna di Carmen Sensaud, Carlo Tuand e Marilena Laurenza, formatasi presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno, vincitrice di concorsi nazionali e internazionali, protagonista di un’intensa attività concertistica nei più importanti teatri lirici italiani e non.
Una riflessione sul programma che avete presentato stasera al pubblico di Villa Fiorentino.
Abbiamo offerto una rivisitazione di brani classici che ha attraversato tempi e stili fino a misurarci con alcuni pezzi tipici del repertorio jazzistico, che le confesso, appartengono più a Luca e Gianmarco che non a me che vengo da una formazione classica. Ma amo misurarmi con nuovi arrangiamenti e rivisitazioni di brani accademici, specialmente quelli che appartengono al Barocco che a mio parere si presta moltissimo a questo tipo di contaminazione, tant’è che spesso alcuni musicologi usano l’espressione bar- Rock presentandolo ai neofiti come il “rock” del Cinquecento e del Seicento per l’espressività dei brani e il coinvolgimento dell’uditorio che ne deriva.
È la prima volta che si esibisce con Gianmarco Volpe e Luca Petrosino?
Sì, è la prima volta e ne sono molto felice. Il progetto musicale è di Luca e Gianmarco, io sono stata chiamata a partecipare come voce, come soprano. Mi ha contattato Luca ed ho accettato volentieri. Siamo legati da lunga amicizia, con Luca fin da piccoli, fin da quando eravamo negli scout. Siamo tutti di Nocera, Luca di Nocera Inferiore, Gianmarco di Nocera Superiore e sebbene abbiamo formazioni e percorsi musicali diversi c’è stato sempre ottimo feeling tra noi. Ognuno di noi ha ascoltato i concerti dell’altro in passato, c’eravamo sempre ripromessi di fare qualcosa insieme, alla fine l’occasione c’è stata e l’abbiamo colta al volo.
Quando nasce l’amore per la Lirica?
Da subito. Si può dire da quando mia mamma mi cantava le ninne nanne. L’innamoramento per il canto è nato tra le sue braccia. Poi ho studiato pianoforte e il mio maestro, riconoscendo in me del talento, mi spinse a coltivarlo studiando con insegnante di canto lirico, Carmen Ferraioli, artista del coro del teatro dell’Opera di Roma. Mi sono quindi diplomata presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno, ho vinto concorsi nazionali e internazionali, e mi sono dedicata ad un’intensa attività concertistica sia in Italia che all’Estero.
Una domanda a freddo, Mimì o Musetta,chi sceglie?
È una bellissima domanda. Ho interpretate tutte e due i personaggi. Chiaramente Musetta richiede un tocco di frivolezza e spensieratezza in più mentre Mimì è un personaggio più intenso e romantico, adesso sono Mimì, ma in passato mi sono dilettata a interpretare Musetta. Certamente se dovessero propormelo ancora il ruolo di Musetta, mi farebbe piacere ripropormi sempre con quella carica di brio che questo personaggio richiede.
Mi chiedevo se è per questo motivo che Mimì è più adatta al soprano lirico e musetta a quello leggero.
Sì, diciamo che di solito i direttori artistici richiedono un soprano leggere per Musetta per accentuarne il carattere più frivolo ed energico. Mentre il soprano lirico si sposa benissimo con Mimì che è un personaggio forte, drammatico, intenso, profondo che richiede il registro vocale più importante. Anche se adesso, a pensarci bene, Musetta è un personaggio che alcuni registi tendono ad affidare con successo anche a famosi mezzosoprani. Ma sono osservazioni molto tecniche, come quando discutiamo della Rosina del Barbiere di Siviglia, c’è chi per questo personaggio predilige la vocalità del soprano chi come lo stesso Gioachino Rossini quella del mezzosoprano.
Se dovesse finire su di un’isola deserta preferirebbe avere con sé la musica di Verdi o Puccini?
Certamente Puccini che è stato il mio primo amore, Verdi è venuto diciamo con la maturità. Anche perché come vocalità io mi sento più pucciniana che verdiana. Ma con questo non voglio dire che non amo Giuseppe Verdi, che considero un intellettuale straordinario in letteratura musicale, non a caso la Traviata è l’opera più rappresentata al mondo.
A proposito di opere brillanti, si è mai misurata con il Falstaff di Verdi?
Lo adoro, è la mia opera preferita del repertorio verdiano. Mi piace l’ironia di cui è intrisa, tant’è che la frase più rappresentativa “Tutto nel mondo è burla” l’ho voluta far stampare su una delle magliette che fanno parte di una linea di T-shirt dedicate all’Opera Lirica. Deve sapere che durante il lockdown io insieme ad altre tre amiche: Anna Maria Sarra, Giuseppina Bridelli e Stefania Panighini, ho deciso di lanciare una linea di magliette dedicate all’Opera, le frasi più famose delle Romanze sono finite su t-shirt unisex; un modo per far conoscere a tutti la cultura lirica. Siamo due soprani, un mezzosoprano e una regista che durante la pausa forzata dei mesi di chiusura dei teatri, sempre più innamorate della propria arte hanno provato a investire in essa. Il marchio che abbiamo creato è – Ginger O’ – (che sta per Ginger Opera). Se le fa piacere questo è il sito dove lei e i suoi lettori potrà trovare altre e più approfondite informazioni sull’iniziativa: http://www.ginger-o.com
Ultime due domande, la prima all’insegnante, cosa pensa dell’istituzione dei Licei musicali e la seconda al soprano, ricorrono i cento anni dalla nascita di Renata Tebaldi, una riflessione su questa grande artista.
L’istituzione dei licei musicali è stata fondamentale per la diffusione della cultura musicale tra i ragazzi ma ancor di più lo studio di essa esteso alla scuola primaria e a quella secondaria di primo grado, che rappresenta un continuum fondamentale nella didattica. Credo inoltre che i licei siano stati fondamentali perché garantiscono ad una platea sempre più ampia di studenti di usufruire di una formazione gratuita. Pensi che quando mi sono affacciata io al mondo della lirica bisognava investire in insegnanti privati. Chi non aveva alle spalle una famiglia pronta a sostenerti come è capitato a meno doveva per forza di cose rinunciare. Ritengo però che sia anche giusto sottolineare il sacrificio e l’abnegazione che quest’arte richiede. Gli studenti devono comprendere che la musica gli darà grandi soddisfazioni personali e anche professionali ma non regala niente, neanche a chi ha talento se non si è disposti al sacrificio. Per quanto riguarda la domanda sulla Tebaldi. Ci troviamo al cospetto di una delle cantanti liriche più grandi di tutti i tempi, acclamata per le sue interpretazioni dei personaggi sia verdiani che pucciniani. Possedeva una voce dal timbro cristallino e vellutata (è stata infatti coniata l’espressione “velluto della Tebaldi” N.d.A.) ritengo riduttivo parlare della contrapposizione con Maria Callas, molto più interessante invece il rapporto con Arturo Toscanini che l’adorava e come la lanciò giovanissima nel mondo della grande lirica internazionale. A questo proposito mi piace ricordare che il 10 agosto parteciperò al concerto “Omaggio a Renata Tebaldi” che si terrà in Piazza Castello Lancellotti a Lauro, uno dei borghi medievali più belli d’Italia a trenta chilometri da Avellino, con l’Orchestra Filarmonica Campana con un programma che presenterà splendide arie d’opera di Verdi, Puccini, Mascagni e Rossini ma anche un omaggio alla canzone classica napoletana di Denza, Cardillo e Lama.
Grazie
Di Luigi De Rosa

Generico agosto 2022 Gianmarco Volpe, Luca Petrosino e Anna Corvino

Generico agosto 2022 Ginger O’