La Food Valley italiana è l’Emilia Romagna , la conosciamo come la “Bassa emiliana”, ma ormai in patria come all’estero è definita sempre più frequentemente la Food Valley d’Italia. Si tratta di quel territorio che include le province di Modena, Reggio Emilia e soprattutto Parma, eletta a “capitale” di un territorio che tutto il mondo ci invidia per le sue eccellenze gastronomiche, dai moltissimi salumi Dop fino al Parmigiano, il formaggio più famoso al mondo.
La città del Ducato, che sarà la capitale italiana della cultura nel 2020, nel 2015 ha conquistato il titolo Unesco di “Città Creativa per l’Enogastronomia” ed è una meta sempre più ambita da parte dei turisti del gusto a caccia delle prelibatezze locali, note, amate ed esportate in tutto il mondo.
Quest’area nel cuore della Pianura Padana, con l’appennino tosco-emiliano sullo sfondo, è stata eletta Food Valley nazionale grazie al prestigioso paniere di prodotti a marchio Dop e Igp provenienti da queste zone, una piramide in cima alla quale svettano il Prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano. Ce ne sono però moltissimi altri che vanno quantomeno menzionati: il Salame di Felino, il Culatello di Zibello, la Coppa di Parma, il Cotechino e lo Zampone di Modena, la Spalla Cotta di San Secondo.
Una realtà che ha fatto nascere nel cuore dell’Emilia un autentico sistema museale “emozionale” legato al cibo. Non solo è stata creata una rete di aziende e consorzi aperti al pubblico, ma veri e propri tour in cui si mescolano cultura e gusto. Sono quindi stati istituiti musei ad hoc: Prosciutto e salumi di Parma a Langhirano, Parmigiano Reggiano a Soragna, Salame di Felino a Felino, Vino a Sala Baganza, Pomodoro e Pasta a Collecchio. C’è anche un’agenzia di viaggi apposita, la ‘Food Valley Travel & Leisure’, che organizza gite dedicate alle più svariate eccellenze culinarie d’Emilia.
Per chi volesse cimentarsi anche con i fornelli oltre che con le forchette, poi, esiste anche Alma, la Scuola Internazionale di Cucina fondata nel 2003 e legata al nome del grande e compianto chef Gualtiero Marchesi: si trova a Colorno, in provincia (manco a dirlo) di Parma.
Una città la cui importanza per il mondo dell’alimentazione è stata riconosciuta anche a livello continentale: non a caso l’Efsa, European Food Safety Authority (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), si trova proprio a Parma.