Liberarsi dell’Overturism con il rientro dei “cervelli” in Italia: Al via il primo bando del Pnrr per l’ingresso dei giovani ricercatori
Si può evitare l’Overturism con la politica del rientro dei “cervelli”?
Il turismo sta diventando sempre di più, il principale motore della nostra economia: coinvolge oltre al settore ricettivo anche la ristorazione, i trasporti ed i servizi culturali e museali.
Se da un lato però, costituisce un indubbio arricchimento per il paese, dall’altro sta determinando forti squilibri nelle comunità ed un aumento dell’inquinamento in generale: del mare e dei corsi d’acqua per gli scarichi fognari eccessivi e dei maggiori rifiuti da smaltire, di traffico e non ultima la crisi degli alloggi per i residenti.
L’eccesso di turismo sta portando anche all’abbandono di molte importanti attività, ritenute apparentemente meno redditizie, ma che sono indispensabili a garantire l’autonomia del paese nei mercati globali dovuta a possibili instabilità.
A tutti appare evidente quindi, la necessità di controllare i flussi del turismo in modo professionale, ricorrendo quando possibile alle più moderne tecnologie, in relazione non solo ai numeri delle presenze ma anche alla qualità del turismo, ed è proprio in questo senso che forse il rientro dei nostri migliori giovani cervelli, potrebbe rappresentare una svolta.
È stato pubblicato l’Avviso pubblico, per la presentazione di proposte progettuali per giovani ricercatori che, a seguito del decreto del ministro dell’Università e della ricerca n. 894, dà attuazione al Pnrr a sostegno del loro rientro in Italia.
Dal 5 settembre e fino all’11 ottobre 2022, i giovani ricercatori all’estero, che hanno vinto bandi europei o che possiedono un Sigillo di eccellenza, potranno presentare domanda per accedere alla ricerca in Italia.
Si tratta del primo bando che mette a disposizione 220milioni di euro, sui 600 complessivi del Pnrr destinati a questa misura, di cui 100 destinati alle università italiane, ed in particolare 40 prioritariamente destinati alle regioni del Mezzogiorno.
In particolare: negli istituti di istruzione universitaria a ordinamento speciale e negli enti pubblici di ricerca, saranno scelti 100 progetti di giovani ricercatori, vincitori di Starting Grants dello European Research Council (ERC), con un contributo massimo di 1milione di euro; 60milioni di euro, di cui 24 destinati alle regioni del Mezzogiorno, andranno a sostenere le attività di ricerca di 200 giovani ricercatori vincitori di bandi Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships (MSCA), con un contributo massimo di 300.000 di euro; 60milioni di euro finanzieranno i progetti di 400 giovani ricercatori che hanno ottenuto un Sigillo di eccellenza (Seal of Excellence).