Mare inquinato, Legambiente: “Frutto di una malagestione del ciclo delle acque”

Mare inquinato, Legambiente: “Frutto di una malagestione del ciclo delle acque”. “Gli episodi di inquinamento che hanno colpito alcuni tratti di costa sono i frutti di una malagestione del ciclo delle acque: paghiamo anni di incuria, di arretratezza degli impianti fognari, di una mancata manutenzione di alvei e insufficiente depurazione dei reflui urbani”. È quanto scrive in una nota Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania.

“Un’estate all’insegna del “mare negato” per molti cittadini e turisti che stanno affollando le nostre coste. Gli episodi della costiera sorrentina, del litorale torrese e non ultima il problema “topi” che hanno colpito Nisida e la costa posillipina sono frutti di una malagestione del ciclo delle acque, di un problema atavico che si ripropone con i temporali estivi.

Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo sulle nostre spiagge e rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano in mare.

Paghiamo anni di incuria, l’arretratezza degli impianti fognari, la mancata manutenzione di alvei, problematiche che colpiscono le località costiere che si estendono fino ai comuni dell’entroterra. Quello della pessima qualità delle nostre acque in prossimità delle foci, che spesso diventano fogne a cielo aperto a causa del mancato funzionamento degli impianti di depurazione, deve diventare un tema prioritario nell’agenda della politica regionale”.