Perde la vita in un attentato la figlia di Aleksandr Dugin, l’ideologo di Putin

Perde la vita in un attentato la figlia di Aleksandr Dugin, l’ideologo di Putin. L’auto guidata dalla figlia dell’ “ideologo di Putin” Aleksandr Dugin, Darya, è esplosa la scorsa notte nei pressi del villaggio di Velyki Vyazomi, alla periferia di Mosca. In un primo momento le ipotesi erano corse ad un possibile incidente, per poi virare verso l’attentato. Dai primi accertamenti, sembra che sulla Toyota Land Cruiser fosse stato “piantato un ordigno esplosivo”.
Sembrerebbe che il vero obiettivo fosse lo stesso Alksandr Dugin, che però all’ultimo momento non è salito sulla stessa auto della figlia, riuscendo a salvarsi. Il filosofo attualmente è ricoverato in ospedale. Lo ha reso noto il politologo ed ex consigliere di Vladimir Putin, Serghei Markov, sul suo canale Telegram: “Povero Aleksandr. Ora si trova in ospedale. Le nostre più sentite condoglianze”.
Stando a quanto riportato dal Guardian, diversi dirigenti russi filo-Cremlino stanno accusando Kiev di averne commissionato l’omicidio. Denis Pushilin, leader dell’autoproclamata filorussa Repubblica di Donetsk nel Donbass, sul suo account suTelegram ha apertamente accusato l’Ucraina: “Vigliacchi infami! I terroristi del regime ucraino, nel tentativo di eliminare Aleksandr Dugin hanno fatto saltare in aria sua figlia. Era una vera ragazza russa!”.
La donna era stata anche oggetto di sanzioni da parte del Dipartimento del Tesoro Usa come direttrice del sito United World International (Uwi), accusato di disinformazione, di proprietà di Ievgeny Prigozhin, stretto alleato di Putin.
Aleksandr Dugin, il padre, è ritenuto fomentatore dell’ideologia ultranazionalista “eurasiatica” – bollata come”fascismo russo” – che ispira la politica estera “imperialista”di Vladimir Putin e quindi anche l’invasione dell’Ucraina. Dal 2015, come la figlia, è sotto sanzioni internazionali come “ideologo” dell’annessione della Crimea alla Russia.
Ultranazionalista e conservatore, Aleksandr Dugin si è sempre infatti dichiarato nemico dei principi liberali, arrivando ad ipotizzare un mondo ‘eurasiatico’ comprendente Europa e Russia in contrapposizione agli Stati Uniti e ai suoi valori liberali. L’Europa, secondo Dugin dovrebbe quindi essere allontanata dall’ ‘Atlantico’ e riconvertita ai presunti valori ‘russi’ di fedeltà alle tradizioni e di identità comunitarie, il tutto in contrapposizione ai diritti individuali.
La figlia Darya, che recentemente era diventata un personaggio televisivo, era notoriamente sostenitrice delle teorie del padre.
Figura controversa anche in Russia per le sue posizioni di estrema destra, nel 2014 – riporta Russia Today – venne licenziato dall’Università statale di Mosca dopo il suo appello a “uccidere, uccidere, uccidere” gli ucraini. Per queste sue posizioni è stato colpito dalla sanzioni americane già nel 2015.