Positano ’50 anni in punta di piedi’ la mostra fotografica diffusa dedicata alla 50.esima edizione del Premio Danza

Positano ’50 anni in punta di piedi’ la mostra diffusa dedicata alla 50.esima edizione del Premio Danza. La mostra di Vito Fusco omaggia anche il nostro Massimo Capodanno recentemente scomparso

Positano si appresta a vivere una fine di agosto a passo di danza, giovedi 31 agosto alla Spiaggia Grande l’attesissima 50esima edizione di Positano Premia la Danza”. Nell’attesa possiamo ammirare in giro per la Città Verticale, lungo la strada che conduce alla spiaggia, una mostra fotografica diffusa in cui sono ritratti i principali momenti delle edizioni precedenti : 50 anni un punta di piediil titolo della mostra tra cui troviamo scatti realizzati dai fotografi che hanno dato lustro al Premio Danza: il positanese Vito Fusco ed un particolare ricordo a Massimo Capodanno e Alessio Buccafusca, due tra i principali fotografi della danza mondiale. Massimo Capodanno, per 30 anni storico fotoreporter dell’ANSA, romano di origine ma positanese di adozione e di animo, recentemente scomparso, ha immortalato i momenti più belli delle edizioni recenti del Premio Danza.

ALESSIO BUCCAFUSCA, art photographer, leader nel campo della fotografia internazionale di danza, fotografa dal 1977, anno in cui ha fondato lo studio “Fotografi Associati” con Sergio Castellano e Alfredo Carrino. Nel 1978 inizia a fotografare per il Teatro San Carlo di Napoli, con cui tutt’oggi collabora. Ha fotografato inoltre per l’Opéra di Parigi, la Royal Opera House, il Covent Garden di Londra, l’Australian Ballet, il Ballet Nacional de Cuba e molti altri teatri, fissando col suo obiettivo “l’attimo fuggente” degli spettacoli più importanti del mondo. Nel 1988 ha ricevuto il Premio Positano Léonide Massine per l’Arte della Danza.Nella sua lunga ed intensa carriera ha fotografato i più noti ballerini, Rudolf Nureyev, Ekaterina Maximova, Vladimir Vassiliev, Vladimir Derevjanko, Carla Fracci, Paolo Bortoluzzi, Luciana Savignano, Giuseppe Picone, Roberto Bolle, Ambra Vallo e molti altri.Il suo archivio, composto da oltre 150.000 diapositive colore, negativi bianco e nero e file digitali, racchiude le immagini dei più importanti danzatori che hanno fatto la storia della danza.Le sue foto sono apparse su numerose riviste specialistiche del settore, quali “Harper’s Bazaar”, “Cosmopolitan”, “Photo”, “Progresso Fotografico”, “Il Diaframma”. Pubblica con Mondadori, De Agostini, Fabbri, Electa, Rizzoli, Rusconi, L’Espresso, apportando il suo contributo artistico a tutte le principali riviste di danza: “Balletto”, “Balletto Oggi”, “Dancing Times” “Danza e Danza”, “Dancer”, “Dance Magazine”, “tuttoDANZA”. Ha collaborato con gli editori Di Giacomo e Gremese, specializzati in libri di danza, ed ha realizzato numerosi volumi, calendari e manifesti, come quello di Carla Fracci per il Teatro alla Scala e per il teatro dell’Opera di Roma. Per il Teatro San Carlo di Napoli ha realizzato il volume “Obiettivo su Béjart”. Altre sue pubblicazioni: “Luciana Savignano”, Edizioni Paoline e “Gabriella Cohen”, Edizione Dans Media.Nel 2003 ha realizzato l’immagine del balletto “Romeo e Giulietta” per il Teatro S. Carlo di Napoli e nello stesso anno, in collaborazione con il Maestro Alberto Testa e con il contributo dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Positano, ha pubblicato con Gremese Editore due importanti volumi: “Positano e la Danza del Mondo” e “Parole di Danza”, quest’ultimo presentato successivamente anche nelle versioni francese (“Paroles de Danse”) ed inglese (“Words of Dance”), rispettivamente all’Opéra di Parigi e all’Istituto di Cultura Italiana di Londra.Nel 2004 con le sue splendide ed uniche immagini ha realizzato un calendario su Rudolf Nureyev sponsorizzato dall’Azienda di Soggiorno e Turismo di Positano.Nel 2005 ha partecipato ad una collettiva su Roland Petit, realizzando anche il catalogo “Sguardi d’insieme” a favore delle popolazioni colpite dallo Tsunami. Attualmente è impegnato in progetti internazionali.
Il suo occhio fotografico, discreto e al tempo stesso magnetico, sulla scena come nello studio, è attento a catturare la grazia e l’armonia insita nella danza, immortalando i momenti più suggestivi e magici di quest’arte del linguaggio internazionale.

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