Anthony Cacace da Massa Lubrense al titolo mondiale di pugilato superpiuma
Anthony Cacace da Massa Lubrense al titolo mondiale di pugilato superpiuma ” Anthony Cacace, di origini massesi, il papà emigrato 50 anni fa in Irlanda era un nipote del nostro amato Don Peppino e cugino del nostro ex vigile Antonino Esposito, che tre giorni fa, in quel di Manchester, battendo ai punti il favoritissimo Michael Magnesi , è diventato campione del mondo di pugilato categoria IBO superpiuma. “, fa sapere il nostro Lello Acone . Una bella notizia anche per tutta la Costa di Sorrento Ad Anthony in arte Apache gli auguri anche di Positanonews
Ironia della sorte Cacace toglie il titolo proprio a l’unico italiano campione del mondo . Michael Magnesi, all’AO Arena di Manchester, non riesce a mantenere la cintura iridata IBO dei pesi superpiuma. A sconfiggerlo è il nordirlandese Anthony Cacace, in un combattimento che si conclude per verdetto non unanime a suo favore. A 33 anni, dunque, arriva il suo momento più alto in quella che davvero era la sua ultima occasione. Per il Lupo Solitario di Palestrina, invece, c’è la prima sconfitta in assoluto a livello professionistico dopo 21 successi.
Il primo round è fondamentalmente di studio, anche se Magnesi deve subire un paio di montanti di Cacace che, nei fatti, è quello che muove i cartellini e lo fa anche nella seconda ripresa, benché il Lone Wolf italiano inizi a cercare di imporre la sua boxe. Terzo e quarto round vedono il combattimento prendere una piega un po’ più legata al campione in carica, che si prende sempre più il centro del ring per dettare il ritmo.
Dopo cinque round a Cacace si apre un taglio sotto il sopracciglio sinistro, un problema che Magnesi cerca di sfruttare nel sesto. Non c’è però una reale opportunità di girare decisamente la situazione, tant’è che nella settima ripresa il nordirlandese tenta subito il montante. L’italiano riesce a piazzarlo in un angolo e a farcelo rimanere per un po’. Nell’ottavo round, però, gli ultimi dieci secondi fanno tremare: l’Apache trova la giusta distanza col montante per colpire con un bell’uno-due; il Lupo Solitario ride quasi a dire che, poi, di male tanto non gliene fa.
Dopo un nono round che non aggiunge o toglie nulla, il decimo mostra un Magnesi che non riesce a entrare davvero nella guardia di Cacace, che torna a essere sicuro nei suoi movimenti e sfugge per buona misura al campione. Il rito, di fatto, scende ripresa dopo ripresa, il che va tutto a vantaggio dello sfidante, ma tutto cambia nell’ultima, quando sia Magnesi che Cacace alzano l’asticella, preferendo le fasi d’attacco a quelle di difesa. Finisce con il laziale che mette all’angolo l’avversario, il quale alza però le braccia in segno di vittoria.
Si va così ad attendere il verdetto dei giudici, in minuti di snervante e interminabile attesa. Il nordirlandese ostenta sicurezza. Viene annunciata la decisione non unanime, che premia Cacace: 116-112 112-116 117-111 in suo favore, è lui il nuovo campione mondiale IBO dei pesi superpiuma.