Autonomia regionale differenziata, il no di Roberto Fico e Orfeo Mazzella (M5S)

L’unico partito a dire chiaramente «no» in questa campagna elettorale all’autonomia regionale differenziata è il Movimento 5 Stelle. Un «no» ribadito con forza da Roberto Fico, Presidente della Camera, e Orfeo Mazzella, candidato al Senato nel Collegio Uninominale U06 di Torre del Greco.

Orfeo Mazzella candidatura

Ma che cos’è esattamente l’autonomia differenziata? È il trasferimento in via esclusiva a regioni a statuto ordinario di una potestà legislativa sulle competenze che secondo l’articolo 117 della Costituzione appartengono alla legislazione concorrente e/o di competenza esclusiva dello Stato. Dalla sanità all’istruzione e ricerca, dalla sicurezza del lavoro alla tutela dei beni ambientali e artistici le materie in cui le Regioni potrebbero autogovernarsi sono in realtà tantissime. L’autonomia prevede, insieme all’attribuzione della potestà legislativa, il trasferimento alle regioni delle risorse finanziarie derivanti dal gettito fiscale dell’Iva. Ciò che non viene spiegato è che l’Iva va a finanziare il Fondo di perequazione, che la nostra Costituzione indica come strumento per garantire il miglioramento dei servizi e un equilibrio economico soddisfacente su tutto il territorio nazionale e che in gran parte va a finanziare la sanità pubblica.

È evidente che sottraendo risorse all’erario nazionale e dunque al Fondo di perequazione il divario tra il Nord più ricco e il Sud più povero crescerebbe ulteriormente e alla lunga affaticherebbe tutto il Paese. E soprattutto interi comparti della vita delle regioni meno ricche ne sarebbero duramente provati. In Campania, in particolare, dove già i cittadini sono costretti a pagare di tasca propria le prestazioni sanitarie a partire dal secondo giorno del mese, dove lo stesso M5S si batte da tempo per ottenere la riapertura dei pronto soccorso nelle città del vesuviano, dove non si riesce ad arginare la fuga dei medici dagli ospedali, la sanità pubblica sarebbe completamente smantellata.

È lo scenario che si aprirebbe con una vittoria del centrodestra e in particolare della Lega che naturalmente ha incluso l’autonomia differenziata nel proprio programma, facendone la punta di diamante della campagna elettorale al Nord. E se anche il Partito Democratico a riguardo ha una posizione ambigua, Fico e Mazzella non hanno dubbi.

«Il M5S» – ricorda Mazzella – «è l’unica forza politica che intende anche riformare il titolo V della Costituzione, che già oggi ci consegna un sistema sanitario regionalizzato, e mettere al centro dell’agenda politica una sanità pubblica, senza disuguaglianze tra regioni e in grado di rispondere ai bisogni di tutti i cittadini».

 

Commenti

Translate »