Caro energia, a Napoli forte protesta dei panificatori campani.
Costi insostenibili che in pochi mesi hanno già messo in ginocchio un intero settore che ora rischia di scomparire. Nonostante ciò non si è ritenuto opportuno effettuare aumenti al costo del pane per il consumatore.
Napoli – Migliaia di panificatori, con oltre 200 furgoni, provenienti da tutta la Campania, hanno raggiunto stamattina Napoli per protestare contro il caro bollette e l’aumento dei costi delle materie prime. Una situazione veramente drammatica quella che una intera categoria sta vivendo, con costi diventati insostenibili che in pochi mesi hanno già messo in ginocchio un intero settore che ora rischia di scomparire.
La manifestazione era già partita durante la giornata di ieri, quando molti furgoni si erano messi in moto da tutta la Campania in direzione Napoli. Dove, una volta giunti a Piazza Plebiscito, durante la manifestazione è stato distribuito in modo gratuito pane alle persone presenti. Oltre ai rincari successivi alla pandemia si sono aggiunti quelli relativi alle conseguenze della guerra in Ucraina e al caro energia . Le proteste, in varie province campane, si erano già registrate durante la scorsa settimana. A Salerno per molti giorni sono state spente le insegne e accese candele per protestare contro il caro bollette. Le quali hanno visto in breve tempo un aumento triplicato. Aziende che pagavano qualche mese fa 1200euro, per gli stessi consumi sono costretti ora a pagare 5000euro. Costi esorbitanti che in taluni casi ha costretto finanche a spegnere le attrezzature.
Aumenti di luce e gas del 500%, della farina del 200% e delle restanti materie della filiera del 70%, ormai diventati di difficile gestione. Nonostante ciò i panificatori campani non hanno ritenuto opportuno effettuare aumenti al costo del pane per il consumatore. Sotto tale aspetto, c’è da registrare che da anni in Campania il pane viene venduto al consumatore con un sottocosto rispetto al resto d’Italia. Dove, attualmente, la media nazionale si aggira intorno agli 8 euro al chilo, mentre in Campania nonostante i rincari attualmente si aggira intorno ai 4 euro al chilo. Redditi più bassi rispetto al resto del Paese non permette determinati rincari. I panificatori ne sono consapevoli e per tali ragioni insistono chiedendo sostegni economici al governo e quindi soluzioni che possano venire incontro sia ai produttori che ai consumatori. – 29 settembre 2022 – salvatorecaccaviello