“Clavel, la torre e Positano” di Enzo De Lucia e Daniele Esposito in scena domenica 18 settembre

Positano (SA) Domenica 18 settembre, con inizio alle ore 20.30, presso l’Oratorio della Chiesa di Santa Maria Assunta uno straordinario e bellissimo spettacolo di grande valore, di scena il teatro musicale promosso e organizzato dall’Associazione PosiMuse. Le letture, dell’opera scritta da Enzo De Lucia e Daniele Esposito, sono state affidate all’attore Gian Maria Talamo. Le musiche invece saranno interpretate da Maria Gargiulo (flauto) Marianna Casola (pianoforte) e Luigi Talamo (chitarra). Chi non è di Positano amerà sapere che a Fornillo sorge una torre che è considerata uno dei luoghi più misteriosi della Città verticale. Nel 1909 fu comprata e restaurata da Gilbert Clavel, architetto e raffinatissimo intellettuale svizzero che negli anni Venti la trasformò in un cenacolo di letterati, pittori e musicisti, come Depero, Picasso, Cocteau, Marinetti, Prampolini e Norman Douglas. La torre, dopo la morte di Clavel, passò al fratello e in seguito fu venduta alla Principessa Santa Borghese Hercolani. Daniele Esposito, studioso di Clavel e storico custode della Torre ha rilasciato una lunga e interessantissima intervista a Luca Fortis di “Succede oggi”, che vi invito a leggere perché riesce a raccontare meglio di chiunque altro chi è stato Gilbert Clavel, a me però fa piacere riproporvi questo passaggio dell’intervista che descrive perfettamente il rapporto d’amore e magia che legò per tutta la vita l’architetto svizzero alla sua torre: “(…) Navigando tra l’isola e la costa scoprì vicino a Positano il rudere della torre a pianta pentagonale. Ne sentì da subito il richiamo e i lavori per rendere questo luogo “la sua torre” occuparono il resto della sua vita. Tanto che scrisse un giorno al fratello che la torre lo avrebbe ucciso. Ha messo tutto sé stesso nell’edificio, la sua personalità, la sua idea di vita e di morte. La torre nasconde vari aspetti, come tanti ne aveva Clavel. Dietro le sue pietre si nascondono due estremi, la sua forza interiore e la sua voglia di creare, ma anche tutta la sua sofferenza e tristezza. La torre dà un grande senso di tranquillità mistica ad alcuni, mentre altri non riescono nemmeno a dormirci una notte. Secondo me perché ti rende nudo davanti a te stesso. Regala tanti stimoli diversi, è viva. Sembra quasi che si trasformi e trasformi chi vi trascorre del tempo. Clavel nel restaurarla si è ispirato all’antico Egitto, ma anche molto a teorie novecentesche come quelle dell’esoterista e teosofo austriaco, Rudolf Steiner e non solo. Da Steiner aveva preso l’idea dell’immortalità vista come una forma di energia che rimane dopo di noi. Chi visita la torre sente l’energia di Clavel” (tratto da “Storia di una Torre” di Luca Fortis, pubblicato da Succede Oggi: https://www.succedeoggi.it/2019/07/clavel-storia-di-una-torre/                                                .

Gilbert Clavel con l'amico Fortunato Depero in una celebre fotoGilbert Clavel con l'amico Fortunato Depero in una celebre foto

A cura di Luigi De Rosa

La Torre di Fornillo, Positano
La Torre di Fornillo, Positano (SA)

Generico settembre 2022

 

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