Maiori: costruito un maxi muro sulla spiaggetta “dello Sgarrupo”
Maiori: costruito un maxi muro sulla spiaggetta “dello Sgarrupo”. Sulla spiaggia di Suverano, meglio conosciuta come “Lo Sgarrupo” a Maiori, quest’estate è comparso un muro di cemento, il quale non solo riduce l’arenile ma deturpa anche la bellezza naturale di una delle spiagge più caratteristiche della Costiera Amalfitana.
A raccontare la vicenda sono Gaetano De Stefano e Salvatore Serio in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano La Città di Salerno.
L’edificazione del “maxi muro” ha origine dal cedimento di un terrazzamento avvenuto circa due anni fa: dopo il cedimento è arrivata l’ordinanza del sindaco del Comune di Maiori, Antonio Capone , che ha intimato la messa in sicurezza dell’area ai proprietari del terreno. E per consolidare il costone roccioso, al posto dei classici muri a secco che fanno parte del paesaggio della Divina, è stata realizzata la maxi struttura di cemento. Che dovrebbe avere (il condizionale è d’obbligo) tutte le autorizzazioni necessarie per essere edificata, soprattutto in una zona, come la Divina, sottoposta a rigidi vincoli edilizi e dove, anche per una piccola modifica strutturale, è necessario ottenere una sfilza di autorizzazioni. A maggior ragione per un intervento che va a snaturare lo status quo dei luoghi. Gli uomini della polizia locale, guidati dal comandante Giuseppe Rivello , nei prossimi giorni effettueranno una serie di sopralluoghi per comprendere se gli interventi siano stati effettuati correttamente e se quel gigantesco muro dovrà rimanere posizionato li proprio sulla spiaggia.
Proprio per fare chiarezza su tutti gli aspetti della vicenda, l’ingegnere Francesco Crisci ha protocollato una richiesta di accesso agli atti al Comune di Maiori, competente per territorio, alla Capitaneria di porto di Salerno, al Ministero dell’Ambiente, alla Provincia e alla Regione, per chiedere spiegazioni sull’opera che ha di fatto ridotto e completamente rivoluzionato la spiaggia de “Lo Sgarrupo”. E, soprattutto, la richiesta è stata presentata per comprendere se la realizzazione abbia tutti i pareri previsti per legge. «Non denuncio abusi, mi limito a segnalare soltanto questa costruzione che non sembra coerente con l’immagine della Costiera. Anzi, è del tutto fuori contesto», sottolinea il professionista.
La spiaggia de “Lo Sgarrupo” è considerata una delle più belle e caratteristiche non solo della Costa d’Amalfi ma dell’intera Campania: una piccola insenatura – incastonata come un diamante lungo il litorale – di ciottoli bianchi recintata, dal verde acceso della natura selvaggia circostante, raggiungibile solo via mare ed inaccessibile per chi non è pronto ad affrontare il dirupo di circa trenta metri. E proprio dalla sua inaccessibilità e dalla “scarpinata”, anche pericolosa, per chi vuole raggiungerla via terra, nasce il soprannome della spiaggia di Suvarano che, a quanto pare, deriva dal termine dialettale che sta ad intendere un “dirupo” anche alquanto scosceso com’è quello che ci si ritrova davanti se si vuole scendere in spiaggia a piedi, lasciando moto, scooter, auto o biciclette sulla strada che unisce Cetara a Erchie. Ufficialmente questa spiaggia è interdetta ai bagnanti ma anche quest’estate tanti “temerari” si sono avventurati lungo un ripido sentiero per raggiungere l’arenile, un percorso per il quale è necessario indossare scarpe adatte e avere una buona preparazione fisica.