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Maiori, il Comitato No Dep sull’intervento del sindaco Capone sul depuratore: “Facciamo chiarezza”

21 settembre 2022 | 19:32
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Maiori, il Comitato No Dep sull’intervento del sindaco Capone sul depuratore: “Facciamo chiarezza”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato Tuteliamo la Costiera Amalfitana sul punto all’o.d.g. del Consiglio Comunale tenutosi il 15.09 u.s. sul depuratore, proposto dalla Minoranza.

Il sistema MUDS/SEAGUARDIAN  potrebbe essere completamente alternativo al depuratore come trattamento appropriato.

Questo il testo integrale del C.S.

Oggi che la politica, pur determinando il destino di tutti, è sempre più strumento nelle mani di pochi, c’è chi fa affidamento sul fatto che la maggioranza dei nostri concittadini non legga e quindi che i “papelli” siano inutili; noi che invece confidiamo nella loro intelligenza, perseveriamo nello spiegare le cose analiticamente. Useremo in questo comunicato qualche termine tecnico. Non siamo ingegneri o chimici ma, lungi da noi la tuttologia, cerchiamo di studiare i documenti disponibili e abbiamo i nostri consulenti.

Dopo il Consiglio comunale del 15.09.2022 il Sindaco di Maiori Antonio Capone ha commentato, in un breve video, il punto all’o.d.g. sul depuratore consortile asserendo che accoglie le istanze delle minoranze consiliari di un impianto MUDS come impianto secondario rispetto a quello primario costituito dal depuratore consortile, utile ove i lavori andassero per le lunghe. È difficile che le due pagine di questo comunicato possano competere con i 30 secondi di video del Sindaco, ma ci proviamo. Ci vuole poco a seminare confusione, è più complicato fare chiarezza!

Il Sindaco e la maggioranza si sono ben guardati dal formulare un voto favorevole alla proposta di delibera presentata dalle opposizioni, in quanto avrebbero dovuto accettare la logica susseguenza delle azioni indicate:

    • Revisione della gara
    • Implementazione della tecnologia MUDS-SEAGUARDIAN sull’impianto di Maiori e relativo monitoraggio di due anni della tecnologia implementata.
    • Ove l’impianto risultasse funzionante e alternativo, eventuale riutilizzo delle somme eccedenti i 18 milioni di euro di finanziamento per il risanamento di fogna e acquedotto dei Comuni di Maiori e Minori.

Ovviamente, questa visione, tesa razionalmente ad un coerente utilizzo dei fondi pubblici, cozza con la megalomania insita nel sistema delle grandi opere della Regione Campania della quale il nostro sindaco è fedele servitore e religioso osservante insieme ad altri fedeli adepti di comuni viciniori.

I Consiglieri comunali nella loro autonomia possono legittimamente scegliere la strada che ritengono più opportuna, fosse anche la finale realizzazione del grande depuratore nel demanio assumendosene la piena responsabilità personale rispetto all’utilizzo, o al dispendio, di fondi pubblici. Essi dovrebbero, sempre, rappresentare e garantire interessi generali; quindi ancora confidiamo nel loro ‘personale’ discernimento, che necessariamente dovrebbe esulare da posizioni di bandiera e ordini di scuderia, in merito all’utilizzo ottimale dei fondi erariali destinati al progetto.

Noi come Comitato, abbiamo sempre operato per dimostrare la fattibilità di opere alternative, sostenibili da un punto di vista sia ambientale che economico, e intendiamo l’introduzione del MUDS nel progetto in corso come potenziale alternativa al depuratore e non certamente quale integrazione tout-court.

E certamente vero che il sistema MUDS si presti a impieghi diversi, infatti può essere utilizzato come:

    • Componente di un trattamento appropriato.
    • Integratore di un trattamento secondario.
    • Salvaguardia ambientale di uno scarico di emergenza.

Cioè il sistema MUDS potrebbe essere, rispetto al progetto in corso del mega-depuratore:

      1. completamente alternativo al depuratore come trattamento appropriato;
      2. integrato nel sistema di depurazione principale (Demanio)anche quale sistema di emergenza.

Brevemente. Per “trattamento appropriato” si intende il trattamento delle acque reflue urbane mediante un processo e/o un sistema di smaltimento che dopo lo scarico garantisca la conformità delle acque recipienti ai relativi obiettivi di qualità e alle relative disposizioni della presente direttiva e di altre direttive comunitarie pertinenti.

Nel caso specifico le acque reflue dopo un primo trattamento (detto primario ed eseguito già oggi presso l’impianto di Costa d’Angolo) verrebbero immesse in condotta sottomarina e trattate in mare tramite il depuratore secondario biologico MUDS/SEAGUARDIAN. La cosa è resa possibile dal fatto che in Costiera non abbiamo impianti industriali.

Considerato che attualmente:

        1. Per i comuni limitrofi Atrani, Ravello e Scala è già operativo un trattamento primario in località Marmorata di Ravello e condotta sottomarina.
        2. Presso il comune di Minori è operativa una nuova condotta sottomarina che porta anch’essa i reflui a 800 metri di distanza dalla riva e a 40 metri di profondità.
        3. Maiori ha invece necessità immediata di una revisione e adeguamento del trattamento primario sito a Costa d’Angolo e di nuove condotte sottomarine o dell’adeguamento di quelle esistenti.

      Atteso che:

          1. Sono stati resi disponibili i risultati positivi del monitoraggio biennale eseguito presso l’impianto MUDS del Comune di Laigueglia in Liguria, dove il MUDS è stato adottato da oltre due anni come unico sistema di trattamento appropriato;
          2. Il comune di Alassio, sempre in Liguria, ha deciso di realizzare un impianto di trattamento appropriato per 60.000 abitanti equivalenti.

        Come Comitato civico riteniamo, a nostro modesto avviso, che potrebbe essere opportuno:

          1. Sospendere i lavori previsti dalla gara in atto (non annullare ma sospendere);
          2. Implementate a Maiori un sistema secondario biologico MUDS – SEA GUARDIAN quale alternativa al depuratore secondario consortile nel Demanio.
          3. Effettuare il monitoraggio per due anni come previsto dal protocollo di manutenzione del prodotto.
          4. Decidere, con dati alla mano, a conclusione del periodo di test se il trattamento appropriato, previsto per legge e dalla Comunità Europea, sia sufficiente e renda inutile il depuratore a terra, la qual cosa sarà evidente come lo è stato a Laigueglia.
          5. In seconda istanza e considerata la spesa esigua, implementare il sistema MUDS anche su tutte le altre condotte già realizzate per Minori, Atrani, Scala, Ravello per trovare potenzialmente tra due anni un sistema funzionante che implementa il trattamento appropriato per tutto il comprensorio.

        Invece, proseguire come indica il Sindaco sui lavori per la realizzazione del depuratore e adottare il MUDS nelle more del completamento degli stessi significa, secondo noi, perseverare nell’errore e sprecare soldi pubblici, soprattutto in considerazione del fatto certo che esiste una alternativa non più solo sperimentale ma anche con comprovati dati scientifici prodotti da un continuo e programmato monitoraggio pluriennale.

        Inoltre, non dimentichiamo che le spese di gestione annuali previste del depuratore consortile ammontano a circa 2 milioni di euro e si riverseranno sui contribuenti senza tener conto dell’attuale crisi energetica e dell’emissione di CO2sia in fase di costruzione dell’impianto che di successiva gestione.

        Laigueglia e Alassio vivono gli stessi problemi di Maiori e della Costiera amalfitana ma fanno una scelta autonoma, diversa, sostenibile.

        Nel breve termine il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare il progetto definitivo della gara d’appalto per il depuratore.

        Un invito ai nostri concittadini a meditare… e a protestare
        contro le logiche di asservimento dei nostri amministratori;
        contro un’opera pericolosa e inutile;

per una alternativa possibile, sostenibile ed economica.