Massa Lubrense, le parole in esclusiva dell’ingegner Elefante sull’isola d’Isca: “Ecco come stanno le cose, i lavori inizieranno”

Massa Lubrense. Si riaccendo i riflettori sull’isola d’Isca acquistata negli anni quaranta dal grande Eduardo De Filippo  e poi venduta dagli eredi del grande Eduardo a due imprenditori di Positano nel settore della moda, titolari della Antica Sartoria.
Sull’isola la Soprintendenza appone il vincolo storico-artistico e archeologico e si concretizza la possibilità di esercitare il diritto di prelazione. Davanti a questo nuovo scenario il sindaco di Massa Lubrense Lorenzo Balducelli scrive ancora al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini invitando a comprare la splendida isola che si trova di fronte al fiordo di Crapolla ed a poca distanza da Marina del Cantone, Positano e le isole dei Galli.
Sulla questione riportiamo in esclusiva la parole dell’ingegnere e costruttore Antonio Elefante, già responsabile tecnico di Piano di Sorrento: «A proposito di Isca è vero che il Ministero ha apposto il vincolo archeologico ma è anche vera un’altra cosa che probabilmente non è nota. La Soprintendenza ha rilasciato ad inizio settembre autorizzazione a fare i lavori ai sensi dell’art. 21 del D. Lgvo 42/2004 perché dopo la campagna di scavi si sono accorti che sia la casa padronale che la casa del custode non hanno nulla a che fare con i reperti romani. I due locali sarebbero stati edificati di recente (qualche secolo) da pescatori o cacciatori come rifugio. Quello che resta dell’insediamento romano si trova dall’altra parte dell’isola ed è solo una vecchia gradonata che si dipartiva dal vecchio approdo e null’altro. A breve si inizieranno i lavori».