Piano di Sorrento, Vallone S. Giuseppe . Si rischia bomba di acqua e fango , pensiamo alle Marche
Piano di Sorrento, Vallone S. Giuseppe . Si rischia bomba di acqua e fango . L’area deve essere messa in sicurezza, sui valloni ci sono stati dei studi e lavori notevoli dell’ex amministrazione del sindaco Vincenzo Iaccarino, si tratta di intervenire , pensiamo a quello che sta succedendo nelle Marche a tal proposito pubblichiamo l’intervento apparso sul settimanale della Penisola Sorrentina Agorà a firma di Carlo Pepe.
Si resta positivamente stupiti al leggere la determina n. 8 del 04.01.2022 che racchiude una storia di cinque anni di lavoro oscuro e silenzioso della Giunta di Vincenzo Iaccarino per il recupero e la riqualificazione ambientale dell’alveo del Formiello. Ed è giusto rendere merito a chi si è impegnato e prodigato per realizzare opere per il miglioramento del paese.
Vero è che il progetto preliminare fu approvato con delibera di C.C. n. 78 del 19.4.2011, con la Giunta Ruggiero, ma solo grazie alla “capa tosta” di Iaccarino si è potuto partire per un progetto vero e proprio che ora vede la conclusione ed è in attesa di finanziamento per avviare l’inizio dei lavori.
Il lavoro di Vincenzo Iaccarino per il Vallone di San Giuseppe
Infatti la Giunta Iaccarino con delibera n. 142 del 14.9.2016 (pochi mesi dopo l’insediamento avvenuto a maggio 2016) stabilì di partecipare a un bando regionale per il finanziamento dell’opera pubblica: “ SISTEMAZIONE IDRAULICA E RIQUALIFICAZIONE AMBIENALE DELL’ALVEO DEL FORMIELLO NELLA ZONA A MONTE DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA”.
E si deve alla tenacia, insistenza e pervicacia di Iaccarino, in prima persona, (perché è così di carattere ma alla fine è stato il leitmotiv per il raggiungimento dell’obiettivo) se a seguito di detta partecipazione l’opera venne ammessa al finanziamento delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva per un importo di € 252.277.
In data 17.7.2017 venne sottoscritta la convenzione tra la Regione Campania e il Comune di Piano di Sorrento e a seguito di procedura di gara il servizio tecnico di elaborazione della progettazione definitiva ed esecutiva venne aggiudicato in favore della HYpro s.r.l. (società di ingegneria)con sede in Roma con un ribasso del 31,61% e comunque per un totale di euro 172.532,68.
Incalzati da Iaccarino l’Ufficio approvava l’aggiudicazione con determinazione n. 196 del 27.4.2018 ed in data 3.6.2019 veniva effettuata la consegna anticipata del servizio.
In data 21.1.2020 prot. 2131 la società HYpro s.r.l., (debbo credere probabilmente stordita dalle sollecitazioni di Iaccarino), consegnava il progetto definitivo e iniziava l’iter per l’acquisizione dei pareri di altri uffici e amministrazioni di competenza di diverse Amministrazioni pubbliche.
Quindi con provvedimento del 30.3.2020 è stata indetta conferenza di servizi decisoria per accelerare il più possibile l’iter di approvazione.
Il procedimento ha subito comunque un rallentamento causa covid tant’è che il settore di competenza ha rideterminato la tempistica di conclusione del procedimento fissando al 20.9.20 il termine entro le quale le Amministrazioni coinvolte dovevano rendere le proprie determinazioni.
L’ultimo atto a favore del progetto la Giunta Iaccarino lo compiva con delibera di Consiglio Comunale n. 31 del 21.6.2021 inserendo il progetto Formiello nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2021-2023.
Con l’acquisizione dell’autorizzazione paesaggistica emessa in data 13.12.2021 e il parere favorevole per la verifica preventiva dell’interesse archeologico rilasciato in data 13.10.2021 poteva dirsi conclusa la fase autorizzativa.
Pertanto con il visto di approvazione del geom. Dario Pappalardo Responsabile unico del Procedimento e con determina del funzionario responsabile arch. Francesco Saverio Cannavale è stata adottata la determinazione n. 8 del 04. 01. 2022 che prende atto della positiva conclusione della conferenza dei servizi decisoria, e invia alla Giunta il progetto definitivo per l’approvazione.
La Befana ha portato alla nuova amministrazione un dono di inestimabile valore. Credo, fino a smentita, che mai al Comune di Piano è stato redatto un progetto di opera pubblica così puntuale e preciso.
Il progetto per il Vallone di San Giuseppe Piano di Sorrento
(…) Il progetto mira alla riqualificazione idraulica ed alla messa in sicurezza del Vallone o Rivo San Giuseppe nel tratto compreso tra via Formiello (a monte) e Corso Italia (a valle). Tale vallone rappresenta uno dei tre principali sistemi idrografici del territorio comunale di Piano di Sorrento e, con uno sviluppo complessivo di 3.000 mt con direzione SSE- NNO, dal versante settentrionale di Monte Vico Alvano sfocia nella Marina di Cassano. La conformazione del vallone si allinea con le caratteristiche tipiche del reticolo idrografico della penisola sorrentina: si tratta di solchi profondi scavati dalle acque superficiali, nel corso dei secoli, all’interno della formazione geologica del tufo grigio, con pareti subverticali talvolta integre e talvolta fratturate, sormontate da livelli metrici di piroclastiti recenti, a volte libere e a volte contenute da muri in tufo, di recente in cemento armato, necessari per evitare il dilavamento di tale orizzonte che funge da suolo fertile. Su tale coltre piroclastica superficiale si è sviluppata una folta vegetazione arborea che, attualmente è caratterizzata da alberi di alto fusto, il cui apparato radicale ha raggiunto il substrato tufaceo insinuandosi all’interno delle fratture preesistenti, allargandole e disarticolandole , favorendo così il distacco di cunei rocciosi.
Oltre agli inevitabili conseguenti crolli gli altri dissesti sono riconducibili all’azione delle acque torrentizie provenienti da monte attraverso lo scalzamento ai piedi delle pareti tufacee e alla dispersione delle acque pluviali attraverso le cavità presenti lungo le pareti che intraprendono percorsi sconosciuti.
Rivo di San Giuseppe drasticamente modificato dall’azione dell’uomo
Infine la naturale conformazione del Rivo San Giuseppe è stata drasticamente modificata dall’azione dell’uomo che, in più riprese, durante il periodi intensa urbanizzazione (anni 60/90) ha colmato la forra con materiale lapideo e le terre provenienti dalle attività di costruzione e di cava e, in talune occasioni, anche rifiuti, lasciando a cunicolo realizzati preventivamente, la funzione di garantire la continuità idraulica del vallone.
Lungo il rivo infatti sono presenti i seguenti tombamenti:
il riempimento realizzato negli anni 60 tra via Gennaro Maresca e Via Formiello, attraversato da un cunicolo di circa 110 metri. In sommità, la colmata è stata utilizzata per ricavare il piazzale di un parcheggio privato.(!)
Il riempimento realizzato negli anni 60 a Valle di Via Formiello, attraversato da un cunicolo con una lunghezza di circa 130 metri. In sommità la colmata è stata utilizzata per realizzare orti e limoneti.
Il riempimento di Piazza della Repubblica attraversato da una serie di cunicoli sfocianti a valle di Via Francesco Saverio Ciampa, di recente sostituiti da una galleria policentrica scavata negli anni 90 nel substraro tufaceo dall’impresa Insigne, con sviluppo di pozzo realizzato nella forra immediatamente a sud di Corso Italia e Via delle Rose, che sfocia nel litorale della Marina di Cassano.
La particolare conformazione idrogeologica in caso di eventi di pioggia e quindi portata estremi, è foriera di criticità idraulica diffuse, perchè causa un’accelerazione dei processi di erosione, nonché l’aumento del rischio che le acque sotterranee, di cui la zona è ricca, generino delle voragini improvvise sul piano di campagna.
Spesso inoltre, l’ampiezza dell’alveo si espande notevolmente, creando delle aree pianeggianti anche di qualche migliaio di metri quadri, profonde circa una decina di metri con le sponde sostanzialmente subverticali. Queste zone possono considerarsi come delle “vasche” in cui le acque si raccolgono prima di defluire a valle attraverso gli stretti pendii, con il rischio di trasformarsi in veri e proprie bombe di acqua che potrebbero anche incombere sulle zone sottostanti, possono creare dissesti più o meno localizzati e incrementare situazioni di pericolosità già attive. Inoltre le due zone di accumulo, poste a monte e a valle della zona di intervento possono provocare l’innalzamenti del livello idrico interno in caso di precipitazioni e deflussi.
La problematicità di maggiore rilevanza è rappresentata dalla galleria idraulica esistente, localizzata tra l’area Formiello e Via dei Platani, che allo stato risulta completamente interrata da residui delle attività di costruzione e di cava, nonché da materiale vario e rifiuti trasportati nel tempo dal corpo idrico.
L’alveo di Via Formiello
Immediatamentea valle di Via Formiello l’alveo si espande creando un bacino pianeggiante di circa 3000 mq con quota fondo di circa 15 me inferiore al piano di campagna.
Da quest’ultima si sviluppava la galleria idraulica che garantiva la continuità di deflusso verso valle.
Allo stato attuale la galleria si presenta completamente tombata e nei periodi di pioggia intensi favorisce la formazione di un vero e proprio sbarramento con livelli idrici che possono raggiungere finanche i 3 mt, di altezza.
Lo scenario esposto rappresenta una criticità idraulica rilevante poiché può innestare fenomeni di dissesto delle sponde.
Una terribile e minacciosa bomba d’acqua e fango sul territorio sottostante.
Pertanto la portata affluente, impedita nel suo deflusso verso valle da terreni franati e da altri materiali depositatesi nel tempo, costituisce un vero e proprio invaso a monte accentuandosi il pericolo di stabilità delle sponde stesse.
La soluzione delle problematiche per il Vallone di San Giuseppe
L’intervento per la soluzione delle problematiche evidenziate è diviso in aree di intervento:
1.Per l’intervento a valle di Via Formiello, dopo l’ostruzione della galleria esistente si crea un vero e proprio lago con deposizione di sedimenti trasportati dalla corrente idrica che nel tempo stanno ricolmando la conca stessa.
Gli interventi previsti hanno come obiettivo la sistemazione idraulica e la conseguente riqualificazione ambientale dell’intera conca.
Il consolidamento delle pareti tufacee;
la riqualificazione idraulica;
la mitigazione ambientale e l’inserimento di opere a verde.
2.Una volta convogliate nella vasca a valle del Formiello le acque imboccano la nuova galleria che si svilupperà per una lunghezza di circa 186 mt.
3.Rivo San Giuseppe – Gli interventi di sistemazione nella zona di attraversamento stradale di Via dei Platani, dove le condizioni idrauliche sono più critiche a causa della ridotta sezione della galleria, consisteranno nella pulizia delle sponde e del fondo dell’alveo per garantire un deflusso libero da ostruzioni ed evitare cos’ l’eccessivo innalzamento dell’acqua. Inoltre più a valle di Via dei Platani ai bordi dello slargo dove sono giardini di limoneti saranno rinforzati i piedi dell’alveo al fine di evitare che le piene danneggino le sponde dell’alveo.
4.Area Corso Italia – nel tratto finale nei pressi di Corso Italia è prevista la realizzazione di una canalizzazione con un canale di gabbioni in pietra.
A valle della canalizzazione sarà costruita una vasca di calma che conterrà il pozzo disperdente esistente che fungerà da recapito finale di tutto il sistema idraulico in progetto.
Dopo il risanamento un’oasi naturalistica del Formiello
Il progetto prevede anche interventi di mitigazione ambientale e opere a verde consistenti nella riqualificazione dell’area mediante piantumazione di specie arboree autoctone e la rimodellazione morfologica del terreno circostante.
Oasi naturalistica del Formiello di mq. 793
L’opera verrà eseguita a seguito delle operazioni di bonifica dell’area di intervento dell’invaso del Formiello e consisterà nella creazione di un’oasi urbana.
L’ingresso all’oasi naturalistica avverrà a mezzo dell’accesso esistente in Via Formiello. La scalinata sarà ripristinata e resa accessibile. E’ prevista la realizzazione di un sentiero in pietrisco, una passerella in legno sul canele renderà possibile una completa fruizione dell’area parco.
L’oasi prevede la sistemazione a verde ed aree di svago destinate alla fruizione dei luoghi e del paesaggio.
Oasi naturalistica di Corso Italia di mq. 1012,85
L’area sottostante Corso Italia con altro intervento di riqualificazione diventerà un giardino oasi naturalistica. La sua realizzazione contribuirà al miglioramento della qualità della vita in città attraverso l’inserimento e la riqualificazione del verde urbano, inteso some l’insieme delle componenti biologiche che concorrono a determinare l’impronta funzionale e paesaggistica di un centro abitato in equilibrio ecologico col territorio.
La spesa prevista per la realizzazione del progetto è di €
Tutto questo lavoro di salvaguardia dell’incolumità e della salute del cittadino si realizzerà ancora una volta grazie alla caparbia e all’insistenza del sindaco Vincenzo Iaccarino.
Articolo pubblicato su Agora il 17 settembre 2022
Su quest’opera Positanonews NON VUOLE DARE colpe e responsabilità della nuova amministrazione Cappiello che sta solo da un anno . Inoltre il tecnico responsabile, Cannavale, è lo stesso della precedente amministrazione e, ricordiamolo, sono gli uffici responsabili dei progetti. Riportiamo solo gli interessanti spunti tecnici . Rischi idrogeologici, che fanno pensare alle Marche possono esserci ovunque in Penisola Sorrentina e Costiera amalfitana e in tutti i valloni, anche a Piano, potrebbero esserci.