Positano-Massa Lubrense: isola d’Isca come Li Galli anni fa? Ma non allo stesso prezzo
Le vicende che oggi coinvolgono il comune di Massa Lubrense sembrano le scene di un film già visto anni fa quando il comune di Positano, la Regione Campania e altri volevano rilevare gli isolotti deLiGalli. Seppur Isca ricordi quella vicenda, non possiamo dire lo stesso del prezzo: quei 2 milioni di euro circa sono altamente lontani dai dieci milioni e mezzo di euro che l’amministrazione Balducelli dovrebbe versare per esercitare il diritto di prelazione su Isca. Parliamo sicuramente di un’isola, quella di Li Galli, ai tempi già attrezzata rispetto all’Isca attuale. Il comune di Massa Lubrense non può di sicuro arrivare a quella cifra, motivo per cui il sindaco Balducelli si è rivolto al Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, che proprio l’altro giorno è stato in visita elettorale in Penisola Sorrentina. E’ una storia lunga e complicata quella dell’isolotto dell’Isca che il grande Eduardo acquistò negli anni quaranta dal banchiere Tommaso Astarita: 30.000 metri quadrati e una casa, questa la “consistenza” del bene immerso nelle acque del golfo di Napoli. L’isola si trova di fronte al fiordo di Crapolla e a poca distanza da Marina del Cantone, da Positano e dagli isolotti dei Galli. A seguito della vendita dell’isolotto da parte degli eredi di Eduardo De Filippo a due imprenditori di Positano del settore della moda (Antica Sartoria, già proprietario del Palazzo Doria d’Angri), sembrava ormai chiusa la possibilità che l’Isca potesse diventare di proprietà pubblica.