Al Comune di Sanza Commemorazione dei Caduti, Festa Nazionale dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate

30 ottobre 2022 | 18:29
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Al Comune di Sanza Commemorazione dei Caduti, Festa Nazionale dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate

Presidenza del Consiglio dei Ministri-Prefettura di Salerno Prefetto Francesco Russo-Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro-ASL Salerno Presidio Ospedaliero dell’Immacolata di Sapri-diocesi di Teggiano-Policastro.
Dal Cav. Attilio De Lisa del Comune di Sanza che onorerà come sempre Venerdì 4 novembre 2022 con la Bandiera Tricolore Italiana A.N.C.R. sia in qualità di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana (di rispetto alla Costituzione Italiana, al Tricolore Italiano e all’Inno di Mameli Fratelli d’Italia) + Discendente di Cavaliere di Vittorio Veneto di cui Nonno sepolto nel cimitero di San Rufo suo Paese Natale e Membro dell’Istituto Nazionale della “Legione d’Onore” dei Cavalieri di Vittorio Veneto che di Presidente della sezione A.N.C.R. di Sanza e Consigliere Provinciale 2021 – 2024 Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Federazione di Salerno Area del Vallo di Diano e del Basso Cilento.
Il “4 Novembre” è un festività nazionale e il Sottoscritto Venerdi 4 novembre sarà ben lieto davanti al Monumento dei Caduti in Piazza XXIV Maggio di onorare insieme sia al Direttivo-Soci Tesserati che alle Autorità locali e non il 104° Anniversario della Vittoria con la deposizione di una corona d’alloro oltre a rievocare i Caduti delle due Guerre Mondiali con il Bollettino della Vittoria di Villa Giusti e la lettura della Preghiera dei Combattenti e Reduci ed onorare la Giornata dell’Unità Nazionale d’Italia e delle Forze Armate + il Centunesimo della tumulazione del Milite Ignoto.
Quindi sarà l’Anniversario della Vittoria nella Prima “Grande guerra”, altri definiscono il compimento dell’Unità d’Italia. L’ultima guerra d’indipendenza con la resa dell’Impero Austro-Ungarico. Suggestioni ed emozioni di un Popolo, di una Nazione, e della sua Libertà. Qualche anno dopo, nel 1921, in occasione di questa celebrazione, l’Italia Unita viveva un grande momento di emozione collettiva.
Un senso comune di vicinanza al dolore dei propri giovani, figli, padri, figlie sorelle, morti – morte di guerra. Quando il treno che trasportava il “Milite Ignoto”, attraversando i borghi, le campagne, i territori, i Comuni, nell’ultimo viaggio verso la sepoltura all’Altare della Patria a Roma, le cronache prima e la storia poi, ci dissero che il momento fu di grande silenzio e pianto, ma fu anche di liberazione e di speranza. Un evento che segnò il Paese con un tributo ad un eroe, che immolava nella morte tutti i caduti che dettero la propria vita per la Patria. Ognuno si riconosceva in quel “Milite Ignoto”. Un simbolo che andava oltre al singolo per ricomprendere il tutto: l’Unità. Vittoria della guerra. Pace. Indipendenza. Patria. Libertà. Democrazia. Passarono gli anni, e ancora una volta l’Italia con una nuova guerra che insanguinò i nostri territori; con altri martiri, con altri eroi. La Seconda “Guerra Mondiale”, segnò – ancora una volta – il nostro Popolo e la nostra vita: noi stessi e le nostre famiglie.
Quegli eventi di vittoria e di liberazione ci trovano – oggi – ad onorare il “4 Novembre”, con altri tempi, con altri morti, per quei martiri e per le sofferenze di un intero Paese, che si apprestava ad entrare in un secolo segnato dalle grandi rivoluzioni, dai grandi cambiamenti, dalle grandi aspettative, Allora, sempre più dobbiamo richiamare quei lontani ma vicini valori del “4 Novembre”. Una ricorrenza che ci deve fare riflettere sul sacrificio dei martiri della prima “Guerra Mondiale”, e di tutte le guerre. Sul fatto che un esercito, le Forze Armate, possono – ancora e più di prima – concorrere a dare molto a questo Paese. A migliorare la nostra vita. A garantire la sicurezza di tutti. L’Unità, la Patria, la Pace, il “Milite Ignoto”, sono valori e principi che hanno costruito la nostra Nazione, hanno garantito lo sviluppo e il progresso di un Popolo. Non dobbiamo dimenticare la lezione della “Storia” del “4 Novembre”. Del “Giorno dell’Unità Nazionale” e della “Giornata delle Forze Armate”. Dobbiamo operare insieme per garantire i valori di libertà e di democrazia, per diminuire il divario tra ricchi e poveri, tra occupati e in cerca di lavoro. Dobbiano credere uniti nei valori e nell’umanità di ognuno di noi, di tutto quel bene ed amore che è dentro di noi. Dobbiamo dare senza riserve di più della speranza per un futuro migliore alla nostre nuove generazione, dobbiamo onorare questa giornata di vittoria con un costante impegno per la Comunità di cittadini, donandosi agli altri, perché un futuro migliore è pur sempre possibile. In nome di quel lontano “4 Novembre 1918”, vi voglio bene e vi auguro ogni bene. Viva l’Italia. Via i nostri cittadini. Viva i nostri caduti. Viva la Libertà. Viva i Cavalieri di Vittorio Veneto. Viva la Repubblica. Viva l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.

Presidenza della Repubblica Italiana-Governo Italiano-4 Novembre 2022: Commemorazione dei Caduti, Festa Nazionale dell\'Unità  d\'Italia e delle Forze Armate