Alluvione di Maiori e rischi della galleria con Minori: la riflessione di Gioacchino Di Martino
Alluvione di Maiori e rischi della galleria con Minori: la riflessione di Gioacchino Di Martino, responsabile del WWF per decenni nella cittadina della Costiera amalfitana e anche attento e sensibile uomo di cultura della costa d’Amalfi
Nell’ anniversario del terribile evento alluvionale del 1954 ricordo di aver letto il testo del lavoro svolto dalla commissione interministeriale costituita, all’epoca, per un’ indagine sull’accaduto. Punto saliente delle conclusioni era la constatazione che la grandissima quantità di pioggia concentrata in un tempo relativamente ristretto era riuscita a raggiungere il materiale piroclastico sottostante il terreno dei nostri versanti provandone il distacco dalla roccia di appoggio. Interi boschi scivolarono così a valle innescando il meccanismo della catastrofica alluvione.
Fragilità irreparabile del nostro territorio aggravata in questi ultimi anni da varie circostanze riconducibili sempre, in ultima analisi, all’ opera dell’uomo. Incendi boschivi puntuali e devastanti, tagli selvaggi delle aree boschive, abbandono progressivo dei terrazzamenti sono le tappe di un processo di degrado del nostro territorio le cui conseguenze siamo tutti chiamati a subire.
A fronte di tale situazione, gli interventi effettuati negli ultimi anni sembrano del tutto insufficienti ad arginare il pericolo.
Anziché affrontare a monte il problema della sparizione o dell’ indebolimento della difesa vegetale si preferisce limitarsi ad inserire il ” tappo” a valle intendendosi per tale l’apposizione continua di reti di contenimento ricoprendo con un sudario metallico costoni e rocce della nostra Costiera.
In aggiunta a questo giá preoccupante situazione sopravvengono iniziative che rischiano, oltre che di alterarne in modo irreversibile il valore paesaggistico, di contribuire ad aggravare la innata gracilitá strutturale del nostro territorio.
E’ il caso in particolare, del recente progetto di realizzazione di una galleria tra i comuni di Maiori e Minori. Oltre a registrare la quasi totale inutilità ai fini dell’accelerazione del traffico automobilistico si osserva che
l’ubicazione degli imbocchi del traforo, le sue ricadute sull’assetto del lungomare dei comuni interessati costituiscono indubbi elementi decisivi per l’espressione di un giudizio assolutamente negativo sull’utilità e compatibilità dell’ opera. Senza dimenticare, infine, che la realizzazione della galleria metterebbe in pericolo la sopravvivenza di un autentico gioiello quale la Grotta dell’ Annunziata, soggetta per i suoi pregi naturali e architettonici a vincolo monumentale.