Arte Contemporanea. Focus sulla digital artist Franca Lanni.

22 ottobre 2022 | 22:40
Share0
Arte Contemporanea. Focus sulla digital artist Franca Lanni.

Articolo di Maurizio Vitiello – Focus sulla digital artist Franca Lanni.

Franca Lanni nasce a Città della Pieve (PG); vive e lavora a Napoli

Insegna Discipline Pittoriche presso Licei Artistici e Istituti d’Arte e Psicologia della Forma e Teoria della Percezione presso l’Accademia di Belle Arti di Nola.

Dal 1970 si interessa di arte nel sociale.

Opera per cinque anni, come volontaria nel laboratorio di pittura dell’Ospedale Psichiatrico di Aversa (Direttore V. D. Catapano) elaborando un progetto che la porta nel 1971 a organizzare una mostra dei dipinti dei ricoverati, accompagnata da una presentazione pubblicata, poi, nel 1972.

Nel 1975 lavora come volontaria per un anno presso il Centro Recupero Tossicodipendenti nel quartiere Sanità di Napoli.

Nel 1971 vince un concorso nazionale di poesia con due poesie pubblicate nel libro “Gioco di Immagini” dalla Gabrieli editore di Roma.

Nel !973 lavora per un anno come insegnante volontaria presso la scuola media creata da padre Maglie, appartenente al gruppo “Cristiani per il Socialismo” per il recupero dei giovani del Rione Traiano a Napoli.

Nel 1975 lavora per un anno circa presso il Centro Recupero tossicodipendenti nel quartiere Sanità di Napoli.

Nel 1977, trasferita da Aversa a Napoli, crea, con Renata Petti, un laboratorio di pittura presso l’Ospedale Psichiatrico Frullone di Napoli (Direttore Sergio Piro).

Abbiamo chiesto all’artista la sua relazione con la computer art e, così, ci ha risposto: “Dopo anni di lavoro legato alla pittura a olio su tela, ho orientato la mia ricerca verso la “Computer Art”, attraverso la manipolazione di mie opere pittoriche, entrando in  questo nuovo universo immateriale a me completamente sconosciuto, riconoscendo nel computer il mio nuovo compagno di viaggio, approdando a una nuova “ACTION PAINTING” in compagnia di un occhio “altro”  attraverso il quale indagare e penetrare  i labirinti di quegli universi altrimenti impercorribili in un continuo gioco di rimandi tra realtà a virtualità.

La manipolazione delle mie opere al computer rappresenta la ricerca di nuovi spazi possibili nei quali far rivivere l’immagine, oltre ogni esperienza vissuta e al di là della stessa memoria storica.

Se il passato è ripercorribile solo attraverso la memoria, nel computer la creatività è un continuo dialogo tra il prima e il dopo, tra il reale e l’immaginario, mentre realtà e virtualità, stretti in un unico abbraccio, smarriscono per sempre i loro segni di appartenenza.

Attraverso la contaminazione digitale, il mio lavoro vive la smaterializzazione per tornare, poi, corpo reale, espressione concreta di un viaggio dove realtà e virtualità hanno vissuto straordinarie articolazioni dialettiche, cancellando per sempre differenze e analogie, dando vita a un’opera completamente trasformata nelle sue accezioni, sia percettive che concettuali.

La mia interpretazione della realtà passa così da oggettività razionale a conoscenza fenomenologica e a trasposizione dell’immaginario.                                       

Il mio percorso creativo è un viaggio nell’inconscio, dove il corpo appare come metafora delle inquietudini esistenziali, mentre lo sguardo precipita dove corpo e anima calpestano lo stesso territorio, hanno la stessa voce, in una specularità che vede entrambi anelli di congiunzione tra realtà e sogno, vissuto e memoria, così stretti l’uno all’altra al di là dei codici che ne sanciscono la separazione.

Ma è un gioco dai contorni sempre più sfumati, perché mai come nel computer la percezione è insieme certezza e inganno

Voglio concludere dicendo che nei secoli passati abbiamo avuto nell’arte numerose trasformazioni, ma la “Computer Art” nata dalla rivoluzione digitale  è qualcosa di veramente straordinario, perché è stata capace di cambiare il nostro modo di percepire ancora prima di quello di rappresentare.

L’universo del computer è immateriale come i nostri sogni, le nostre speranze; è per questa ragione che la “Computer Art” è per me quell’arte che può meglio di ogni altra rappresentare questo nostro tempo così caotico, a volte, così sconvolgente, ma ancora così profondamente umano.”

Ha partecipato a numerose mostre nazionali ed internazionali:

tra le più importanti: nel 1997 è a Parigi (Francia) al Palais de la Decouverte con la mostra “Entre Art et Science, la Creation“; nel 1999 è a Novosibirsk (Russia) alla Biennale d’Arte con la mostra “Caos Italiano”; nel 2000 è ad Amsterdam (Olanda) con la mostra “The Millennium Art Collection”; nel 2007 partecipa alla 52°. Esposizione Internazionale d’Arte “La Biennale di Venezia” con “Camera 312 – promemoria per Pierre“ una installazione a cura di Ruggero Maggi; nel 2009 è a Berlino (Germania) presso la Galleria G.A.S.- station con la mostra “Chaos is always and everywhere”; nel 2010 è a Roma, presso il Complesso di Sant’Andrea al Quirinale, con la  mostra “Sguardo sulla realtà e oltre”.

Nel 2021 vince un concorso nazionale di racconti e favole con tre favole pubblicate nel quarto volume della Collana VELE della Dantebus edizioni di Roma.

Nel 2022 partecipa alla mostra “SINTESI 2022 Confronti sulla Contemporaneità” a cura di Giorgio Bertozzi, Maurizio, Vitiello, Ferdan Yusufi, presso il Museo Crocetti a Roma; alla V edizione della BeneBiennale alla Rocca dei Rettori di Benevento; alla mostra “Vissuti Mediterranei” al Centro Musica Arte (CMA) a Napoli a cura del sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello.

Dal 2007 collabora con il regista cineasta francese Raymond La Motte, creando per lui la scenografia del film “Look In” (2007).

Come performer crea, nel 2008, in collaborazione con il regista Raymond La Motte, la video performance “Whispers and Yells” e, ancora come performer, partecipa nel 2012 presso l’Uferstudios di Berlino alla performance ”Control Procedure 1”, a cura del regista Raymond La Motte.

Ecco una sua breve bibliografia:

E’ presente nei libri di Rosario Pinto: “La pittura napoletana” (ed. Liguori) e “Pittura al femminile in Campania nel secondocinquantennio del ‘900” (ed. Il Ponte) e nel libro di Francesco Gallo Mazzeo e Pasquale Lettieri “L’occasione critica” (ed. Liguori) e nel libro La cooperazione dell’Arte di Stefano Taccone, (ed. Iod).

Sue opere sono presenti, tra l’altro: nella Pinacoteca del Palazzo Ducale “Sanchez de Luna d’Aragona” di Sant’Arpino (CE), nei Musei Civici di Albano Laziale (Roma), al CAM di Casoria (NA), nel “Museum in Motion” di San Pietro in Cerro (PC), nel Museo PAN a Napoli, nel Museo di Arte Contemporanea di Chiaravalle (CZ).

Immagine: Franca Lanni – Addio all’infanzia, 2021, pittura digitale, prima stampa di tre, cm. 54×73,5×2