Campobasso, morto un 75 enne per Listeria, ma di che si tratta? Paura anche in Campania
L’uomo 75 enne non ce l’ha fatta dopo aver mangiato molto probabilmente una ricotta contenente la listeria. Sul caso è stata aperta una verifica per risalire all’origine del contagio. Non sembra che sia il primo caso isolato, ma che in precedenza ce ne siano stati tanti altri come il caso del wurstel ad Alessandria, ma di questo microrganismo non si è mai parlato ma ci è sempre stato solo che le vittime erano molto di meno.
Listeria, cos’è?
“La listeria, detta anche listeriosi, non è altro che una tossinfezione alimentare e ne prende nome dal batterio che ne causa. Si trova nelle acque e nel terreno, in questo modo può contaminare molto facilmente gli alimenti. Questo tipo di microrganismo può colpire una vasta varietà di alimenti come i cibi crudi, la carne non cotta, il latte non pastorizzato e i prodotti lattiero-caseari.
L’infezione da listeria, come riporta il sito dell’humanitas, si può rilevare anche in un’ampia varietà di cibi crudi, come carni non ben cotte e verdure crude, prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato. Come la maggior parte dei batteri, viene eliminata dai processi di pastorizzazione e cottura. L’infezione può manifestarsi sotto due forme:
- la forma tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, che provoca diarrea;
- la forma invasiva, detta anche “sistemica“, che dall’intestino passa nel sangue e si diffonde nell’organismo, arrivando al sistema nervoso, dando vita a encefaliti e meningiti e forme acute di sepsi. In questo secondo caso tra l’ingestione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi può passareun mese (ma in alcuni casi si può arrivare anche a tre mesi).
I soggetti più a rischio sono le persone con compromissione del sistema immunitario: malati di cancro, di diabete, di Aids, le persone anziane e i neonati. Particolarmente a rischio risultano le donne in gravidanza: l’infezione da Listeria può infatti causare aborto spontaneo, parto prematuro, morte in utero o infezione del feto.”